Sostegno al reddito distribuiti 780mila euro

Superate le difficoltà e i ritardi, il sistema entra a regime: 531 i beneficiari Complessivamente presentate 865 domande. Cresce il disagio sociale
Di Francesco Fain

L’accelerazione c’è stata. Dopo proteste, rabbia e delusione di tante persone in attesa di un sostegno che tardava a venire. Sono 531 i nuclei familiari dell’Ambito socio-assistenziale di Gorizia che, ad oggi, hanno beneficiato dei contributi per il sostegno al reddito. La cifra stanziata? 786.490 euro.

«In questi mesi il personale degli uffici comunali competenti ha svolto un lavoro eccezionale - commenta l’assessore al Welfare, Silvana Romano - riuscendo a erogare le somme previste in tempi relativamente brevi. Possiamo dire, a questo proposito, di essere stati fra i più veloci in regione nonostante la complessità delle procedure che prevedono, peraltro, anche la sottoscrizione dei cosiddetti “Patti di inclusione sociale” sottoscritti da tutti i componenti del nucleo familiare beneficiario e da altri enti. Si tratta di un “impegno” che la persona cui va il contributo si assume per dimostrare che le somme ricevute saranno spese in modo appropriato e che saranno accettate offerte di lavoro messe eventualmente a disposizione dal Centro per l’impiego. Ad oggi, nell’Ambito di Gorizia, nonostante le difficoltà a mettere intorno ad un tavolo tutti gli interlocutori, sono stati sottoscritti 387 di questi Patti».

Domande

in crescita

Va evidenziato che, complessivamente, sono state presentate 865 domande, di cui 584 entro il 31 dicembre 2015 e 281 entro il 31 maggio 2016. Fra queste ben 50 sono “decadute” per mancanza dei requisiti (ad esempio Isee superiore al previsto) mentre 14 nuclei familiari hanno rinunciato (ad esempio perchè non sussisteva più la disoccupazione).

La misura, voluta dalla Regione, consiste in un intervento monetario di “integrazione al reddito” erogato nell’ambito di un percorso concordato e definito nel patto di inclusione finalizzato a superare le condizioni di difficoltà del nucleo familiare beneficiario. L’incremento della povertà assoluta diffusa e la diminuzione dell’occupazione sono all’origine di questa legge.

L’identikit

dei beneficiari

Va anche sottolineato che quasi il 40% delle famiglie beneficiarie dell’intervento è formato da una persona sola. Altro elemento importante: per quanto riguarda la tipologia delle persone interessate, i pensionati sono una minoranza mentre prevalgono i lavoratori, spesso anche giovani, rimasti disoccupati. Come si ricorderà possono accedere ai fondi persone residenti in Friuli Venezia Giulia da almeno 24 mesi, con un Isee dell’intero nucleo familiare non superiore a 6mila euro. «Va rammentato che siamo in presenza di un intervento che non si limita all’erogazione del contributo - sottolinea l’assessore Romano -, ma che punta a creare le condizioni per un recupero sociale e lavorativo delle persone».

Prospettive e tempi

di erogazioni future

Nel corso del mese di giugno si procederà con l’erogazione dei benefici (primo bimestre: marzo-aprile) per i richiedenti dei mesi di gennaio e febbraio 2016 e via via, sulla base della disponibilità finanziaria, con i richiedenti dei bimestri successivi.

Le domande presentate tra gennaio e febbraio sono 52 per un valore di trasferimento di 37.060 euro al bimestre. A giugno verrà effettuata la liquidazione del bimestre, successivamente si procederà con le liquidazioni bimestrali a condizione che le persone abbiano sottoscritto i patti di inclusione.

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