Spazi pubblicitari, si cambia Niente più affissioni sui muri

A Monfalcone gli avvisi pubblicitari non potranno più essere affissi direttamente sugli edifici, ma nemmeno nelle zone ritenute di interesse storico e architettonico. Il muro di cinta del cantiere navale in viale Cosulich e in un tratto di via Bonavia smetterà quindi di essere il grande espositore pubblicitario che è stato finora.
Il Piano generale degli impianti pubblicitari e delle affissioni approvato dalla giunta comunale mette ordine nell’esistente, prevedendo comunque un aumento delle superfici pubblicitarie, anche se decisamente inferiore rispetto a quanto ipotizzato nove anni fa. Secondo la stesura definitiva, gli spazi previsti aumenteranno solo del 30, invece che del 300%, passando dagli attuali 600 a 900 metri quadri di superfici pubblicitarie installabili. I nuovi impianti che potranno essere collocati in città per le affissioni istituzionali sono 12 e 47 quelli per le affissioni di tipo commerciale. Gli impianti saranno concentrati soprattutto in via Boito, dove già esistono grandi pannelli pubblicitari, in via Valentinis, viale San Marco e via San Polo.
Il Piano prevede però anche un circuito per l’inserimento di pubblicità “temporanee”, cioè utilizzate per un periodo limitato, come quello dei saldi, o per reclamizzare un evento. Striscioni, locandine, stendardi potranno essere posizionati in viale Cosulich (7 sul lato Fincantieri e 3 sul lato sede Inail), via Valentinis (3 sul lato Vigili del fuoco e altri 3 sul lato ex Gaslini), viale Verdi (3 nel giardino della Capitaneria di porto), via San Polo (2 lato ospedale), via Colombo (per un totale di 10 tra i due lati). L’unico striscione aereo rimarrà quello di via Fratelli Rosselli, mentre le postazioni ora presenti sul parapetto del porticciolo Nazario Sauro saranno eliminate o riviste con la realizzazione della rotatoria all’incrocio tra viale Cosulich e via Boito.
Il Piano impone in ogni caso attenzione all’inserimento nel contesto urbano e ambientale e alle tipologie di strutture da utilizzare. Nella zona A, corrispondente al centro storico e al rione di Panzano, ma in cui rientrano anche le attrezzature di pubblico interesse (edifici pubblici, scuole, luoghi di culto, ospedale, cimitero, impianti sportivi), aree verdi e di rispetto ambientale, viene vietato il posizionamento di cartelli e altri mezzi pubblicitari sugli edifici e nei luoghi di interesse storico e artistico. L’autorizzazione può arrivare, ma solo per targhe e altri mezzi di indicazione che siano fra l’altro in linea, per materiali e stile, con il contesto. L’installazione di insegne o cartelli non è autorizzata se ritenuta dalla Commissione edilizia comunale in contrasto con i valori ambientali e tradizionali che caratterizzano le aree storiche. Non se ne parla proprio, invece, in quest’area di pubblicità “fonica”. Nella zona B, contraddistinta da insediamenti commerciali, industriali e artigianali, è vietato invece il collocamento di cartelli in prossimità dei luoghi sottoposti a vincolo paesaggistico, se non con previo consenso delle autorità competenti. Il criterio vale anche per tutte le aree di Monfalcone che non ricadono nelle Zone A e B e per le quali il Comune non ritiene ci siano particolari esigenze di regolamentazione. Come anche in precedenza, tutti gli impianti vengono autorizzati in base a quanto previsto dal Codice della strada dietro presentazione di un'apposita domanda. In caso contrario, gli impianti sono considerati abusivi e hanno come destino la rimozione. Lo sono, comunque, anche quelli che si sono visti revocare l’autorizzazione e sono ritenuti non conformi rispetto alle prescrizioni del Piano generale.
Le installazioni già esistenti dovranno essere adeguate a quanto disposto dal documento al momento della richiesta di rinnovo delle autorizzazioni e, nel caso in cui non rispondessero ai nuovi requisiti, dovranno essere rimosse e collocate in un altro tratto di strada disponibile (ma solo dopo rilascio di una nuova autorizzazione per una nuova posizione). Al momento, il Piano prevede possano rimanere al loro posto gli impianti privati esistenti in via Boito e via dei Cipressi. Rimangono al loro posto pure i 21 impianti esistenti in città per l’affissione dei necrologi.
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