Spazi troppo ristretti i pescasportivi chiedono l’accesso alla diga foranea

Monfalcone città di mare che nasconde il mare ai pescasportivi. Un migliaia gli appassionati che chiedono di poter utilizzare ulteriori spazi per la pesca da terra in aggiunta a quelli autorizzati. Che, oltre al punto finale del canale Valentinis, si trovano nel bacino: sulla riva vicino al silos Casillo, sull riva settentrionale dell’isola dei Bagni e alla fine del pontile della Lega Navale in una zona che i vecchi cantierini chiamavano “Corea”.
Il sindaco Anna Maria Cisint si è fatta carico del problema e ha predisposto la convocazione di un tavolo per risolvere le problematiche legate alla pesca sportiva da riva. Cisint ha ricevuto in municipio i rappresentanti dei pescasportivi (Hobby Pesca di Monfalcone, Arte Pesca Ronchi, associazione Pescatori dilettanti e Pescatori non professionisti di Monfalcone) che lamentano l'impossibilità di praticare lo sport e la pesca sportiva da riva perché mancano gli spazi idonei. In videochiamata era presente anche Francesco Ruscelli, direttore della Federazione italiana operatori pesca sportiva.
Le proposte avanzate al sindaco richiedono la possibilità di estendere la concessione demaniale sulla banchina difronte alla Casillo, regolamentando nel contempo l’ingresso ai soci, di poter accedere alla diga foranea realizzando un accesso agevole; ed altre richieste da regolamentare per poter utilizzare maggiori specchi acquei rispetto ai quattro consentiti oggi.
L’estensione delle aree di pesca sportiva consentirebbe di riprendere i corsi per bambini, un po' agonizzanti, «opportunità che ha una valenza sociale ed aggregativa, nonché di consolidare l’attività con gli adulti», commenta il sindaco che si è fatta subito carico di questo fabbisogno e ha incontrato il comandante della Capitaneria e l’assessore regionale al Demanio, Sebastiano Callari. Entrambi hanno dato disponibilità anche ad ampliare le aree «e per questo ringrazio sia l’uno che l’altro», ha dichiarato il sindaco, ricordando che il Comune di Monfalcone ha poca competenza in merito ma volendo da subito porsi nella direzione di trovare una soluzione aggregando tutti i soggetti coinvolti, «perché la pesca è una realtà importante di Monfalcone».
Dall’incontro è emersa l’esigenza di convocare un tavolo che si svolgerà entro la fine di aprile, al quale saranno presenti oltre agli interessati anche un rappresentante dell’Autorità di sistema che ha a carico la diga foranea e altre aree nella zona della cassa di colmata, regione e capitaneria.
«Il tavolo si porrà l’obiettivo di risolvere le difficoltà e trovare le modalità amministrative per venire incontro alle associazioni e rendere compatibili le esigenze dei praticanti con le normative in essere. Coinvolgeremo in quell’occasione anche il direttore Fipesca Ruscelli perché già esistono delle esperienze in Italia che hanno affrontato e risolto le questioni», conclude il sindaco.
Quanto ai pescasportivi sono un vero e proprio esercito. Apd Monfalcone 25 iscritti; 142 Casoneri Panzano, 18 La Darsena, 260 circolo nautico Canale Valentinis, 90 Punta Barene Staranzano, 25 Lega Navale, 250 canale Locovaz Monfalcone. Totale 810 tesserati e circa 300 pescatori abituali non iscriti a società. —
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