Speciali iniezioni e coccinelle curano gli alberi della Fortezza

Il Comune di Gradisca ha varato un piano contro i parassiti che affliggono il verde Trattamento per gli ippocastani. Nei parchi schierato un esercito amico di insetti
Bumbaca Gorizia 15.10.2014 Gradisca Parco spianata Fotografia di RobyMarega
Bumbaca Gorizia 15.10.2014 Gradisca Parco spianata Fotografia di RobyMarega



Vere e proprie “iniezioni” sugli ippocastani, l’essenza-arborea simbolo di Gradisca. È la misura scelta dal Comune di Gradisca per contrastare lo sviluppo della «cameraria ohridella», un parassita che tende a defogliare gli alberi. Solitamente per contrastarlo veniva irrorato sulle foglie un inibitore di crescita della larva che non disperdeva agenti chimici pericolosi nell’ambiente. Ma la normativa è cambiata e ora impone un trattamento diverso. La “vaccinazione” degli ippocastani viene ripetuta ogni tre anni e sarà ripetuta anche prossimamente.

Un problema particolarmente sentito nella cittadina della Fortezza, che conta poco meno di un migliaio di essenze arboree su tutta la superficie comunale. I parchi ed i viali del centro cittadino sono arricchiti dalla presenza di alberature di alto fusto, in particolare appunto l’ippocastano, conifere ed altre essenze ubicate in viali, parchi gioco, aree scolastiche ed aree verdi comunali in genere, soggette ad infestazione della temuta cameraria e della processionaria del pino. In relazione allo stato fitosanitario degli alberi e all’andamento climatico stagionale è necessario ripetere gli interventi finalizzati a prevenire infestazioni di insetti e preservare in buono stato le piante.

Il nuovo trattamento consente una maggiore sicurezza sul risultato ed è quello che utilizza il trattamento endoterapico da effettuarsi con autentiche “iniezioni”, praticate da personale specializzato direttamente sul tronco, a circa 1 metro dalla base, che permettono di introdurre in modo molto efficace nella pianta un antiparassitario specifico facendo in modo che i fitofarmaci raggiungano i vasi linfatici per poi salire alle foglie dove si annidano le larve dell’insetto.

Per effettuare trattamenti anticrittogamici in genere è necessario possedere adeguate conoscenze tecniche in materia specifica e attrezzatura particolare non in dotazione alla squadra del verde comunale. Di conseguenza l’ente guidato da Linda Tomasinsig ha deciso di rivolgersi ad una ditta veronese specializzata nel settore dei trattamenti fitosanitari. La spesa per la “cura” degli ippocastani è stata quantificata in 7. 500 euro.

Ma non è questo l’unico trattamento sul patrimonio arboreo gradiscano. Quest’estate gli osservatori più attenti avranno certamente notato nei parchi la comparsa di particolari contenitori fra i rami. In particolare fra i liriodendri del viale Regina Elena, la “promenade verde” per eccellenza della cittadina isontina. Proprio da questi contenitori sono state liberate migliaia di larve di coccinella che hanno la “missione” di combattere un altro tipo di parassita: le cocciniglie, parassiti dei vegetali che ne succhiano la dolce linfa, oppure afidi che spesso attaccano gli alberi. Quello delle coccinelle insomma è stato un vero e proprio esercito silenzioso e quasi invisibile, “chiamato alle armi” da palazzo Torriani con l’apporto di una ditta specializzata e il consueto prezioso lavoro della squadra comunale del verde guidata da Paolo Turco.

La soluzione, oltre che economica, è ecologica e gratificante. Lasciare integri gli alberi e combattere i parassiti con i loro nemici naturali infatti contribuisce alla sostenibilità ambientale e alla qualità della vita, in una realtà come quella di Gradisca che fa appunto qualità della vita (particolarmente elevata) una delle sue caratteristiche distintive. –



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