Spunta l’aula studio all’aperto nel parco di via San Michele

L’iniziativa della lista universitaria Link con la collaborazione di Andandes 

IL CASO



In greco la parola “aula” indica una corte, cioè lo spazio all’aperto di un edificio. Vista l’attuale carenza in città di posti al chiuso in cui studiare, la lista universitaria Link-Trieste ha deciso di risalire a tale etimologia allestendo un’aula studio nel giardino di via San Michele, aperta (letteralmente) dalle 8 alle 19.30 con una ventina di posti a disposizione. «Dopo mesi di quarantena, ci ritroviamo a dover stare chiusi ancora nelle stesse case, perché gli spazi universitari e comunali messi a disposizione per gli studenti non sono bastevoli né per capienza né per orario di apertura», denuncia Link in un post sulla sua pagina Fb. Attualmente, insiste Link, le biblioteche universitarie sono accessibili unicamente per la consultazione e il ritiro o la consegna dei testi, mentre tra quelle cittadine solo nella Stelio Crise di Largo Papa Giovanni XXIII è possibile accedere alla sala lettura, previa prenotazione e con posti limitati. «Tutto questo mentre bar e locali dedicati alla movida riaprono tranquillamente. La priorità della classe dirigente appare chiara: i luoghi che generano profitto sono più importanti che permetterci di studiare».

Così, gli attivisti della lista hanno deciso di creare appunto un nuovo spazio per lo studio nel giardino di San Michele, in collaborazione con l’associazione culturale Andandes e nel rispetto delle norme anti-Covid, dando la possibilità di studiare nel verde e all’aria aperta. Un’iniziativa simile era già stata realizzata all’inizio di quest’anno, quando Link-Trieste assieme al circolo Zeno avevano aperto un’aula studio autogestita in via Valdirivo 15, anche con lo scopo di contestare la carenza di spazi messi a disposizione dall’Università. «Dopo il successo della nostra aula studio di gennaio – conclude il post – con questo spazio vogliamo continuare a ribadire l’importanza dei luoghi studenteschi autogestiti nella costruzione di un’università democratica e partecipata. Venite e studiamo insieme, riprendiamoci ciò che ci spetta ».—



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