Spuntano in via Marchesetti le strisce in 3d “fai da te” Il Comune: «Le cancelliamo»

il gialloNon sono passate di certo inosservate le strisce pedonali “tridimensionali” apparse in via de Marchesetti, nelle ultime settimane, all’incrocio con via di Chiadino e il Parco del Farneto. Il...
Lasorte Trieste 17/09/18 - Via Marchesetti, Strisce Pedonali Tridimensionali
Lasorte Trieste 17/09/18 - Via Marchesetti, Strisce Pedonali Tridimensionali

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Non sono passate di certo inosservate le strisce pedonali “tridimensionali” apparse in via de Marchesetti, nelle ultime settimane, all’incrocio con via di Chiadino e il Parco del Farneto. Il tam tam sui social in questi giorni ha innescato pareri di ogni tipo, ma - come confermato sia dall’assessorato all’Urbanistica che da quello ai Lavori pubblici - in realtà non è stato il Comune (che ha la diretta competenza in materia di segnaletica) a commissionarle. Si tratterebbe quindi di un’iniziativa di un privato cittadino. O comunque di qualcuno (un’associazione?) che non ha a nulla a che fare con l’amministrazione: l’intervento, sottolineano tanto l’assessore all’Urbanistica Luisa Polli che la collega ai Lavori pubblici Elisa Polli, non rientra nelle ordinanze municipali. E non è autorizzato.

Strisce “fai da te”, dunque, forse efficaci ma comunque irregolari. Per questo motivo saranno presto cancellate, come preannuncia Lodi, perché la segnaletica stradale deve rispettare con precisione le norme del codice. Un’eventuale sostituzione, con strisce 3D pienamente a norma, «dovrà seguire ciò che prevede la legge», osserva l’assessore. «Dobbiamo capire con i nostri tecnici se il codice della strada lo permette. Valutiamo».

Resta il mistero sull’autore. I residenti affermano di aver visto spuntare le zebrate 3D da un giorno all’altro. E tanti approvano.

«Non so chi le abbia fatte - afferma una quarantenne che abita nella zona - però mi pare che sia una bella idea. Via de Marchesetti infatti è pericolosa: è in discesa, le automobili corrono. Talvolta si accorgono soltanto all’ultimo dei pedoni».

La strada, come tristemente noto, in passato è stata teatro del tragico incidente in cui ha perso la vita una ragazzina: la quindicenne Giulia Buttazzoni, travolta da una Volvo guidata da un sessantenne. L’adolescente attraversava all’altezza del Ferdinandeo, sulle strisce pedonali. Nel punto in cui si è verificato l’investimento è stato installato un dispositivo per il controllo della velocità. Ma le vetture, nel resto del rettilineo e della parte in pendenza, tendono a non rispettare i limiti. E la zona più sotto, quella in cui sono state disegnate le strisce tridimensionali, è molto frequentata: ci sono scuole, asili e ricreatori. La via peraltro si interseca con l’imbocco di uno dei sentieri del Parco del Farneto, dove si recano ogni giorno decine di persone per passeggiare, fare footing o per portare il cane. E in cui peraltro si trova anche un giardino per bambini.

Le automobili corrono, non c’è dubbio, nonostante la presenza delle strisce pedonali sia ampiamente segnalata alcuni metri prima in entrambi i sensi di marcia. —



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