Stalle rosse di Staranzano “benedizione” dalla Curia

Sbloccato il progetto di ampliamento, che non sarà una chiesa, finanziato dalla Cei dopo la visita dell’arcivescovo Redaelli per le cresime. Venerdì 27 la presentazione
Di Ciro Vitiello
Bonaventura Monfalcone-15.11.2012 Lorenzo Presot-Sindaco-Staranzano-foto di Katia Bonaventura
Bonaventura Monfalcone-15.11.2012 Lorenzo Presot-Sindaco-Staranzano-foto di Katia Bonaventura

STARANZANO. Disco verde all’ampliamento delle Stalle Rosse nell’area parrocchiale a Staranzano. La Curia arcivescovile di Gorizia ha dato il parere favorevole alla costruzione non di una nuova chiesa, ma di una sala polifunzionale al servizio della comunità, da utilizzare eccezionalmente anche per eventi religiosi che richiedono uno spazio maggiore. La sera del 27 maggio il progetto verrà presentato ufficialmente alla cittadinanza nella sala teatrale San Pio X. È quello proposto dallo studio associato Luisa Movio-Michele Poletto di Ronchi dei Legionari, scelto all’unanimità fra i cinque elaborati presentati da altrettanti professionisti del Friuli Venezia Giulia.

Dopo giorni di suspance e alcuni tentennamenti, con lo stop all’iter da parte dell’Arcivescovato di Gorizia, era stato il parroco don Francesco Fragiacomo a lanciare l’allarme. Una situazione complicata che rischiava di far perdere il finanziamento della Conferenza Episcopale Italiana, grazie ai fondi dell’8 per mille, che garantisce il 75% della spesa dei lavori pari a circa 1,2 milioni di euro (circa 800mila euro), mentre il resto è a carico della parrocchia. Sembra dunque passata la linea proposta dai fedeli, che indica di completare i lavori nell’edificio delle Stalle Rosse e non di realizzare una nuova chiesa. Insomma, una struttura polifunzionale al servizio della comunità e da utilizzare anche per le Comunioni (la chiesa è troppo piccola). La svolta positiva, spiega don Francesco, si è avuta quando domenica 1 maggio, in occasione delle Cresime di alcuni adulti celebrate nella parrocchia, c’è stato un breve incontro con l'arcivescovo Carlo Maria Redaelli con i rappresentanti dei Consigli pastorale e per gli affari economici e con alcuni gruppi operanti nella parrocchia. «In quell'occasione - racconta il parroco - il vescovo ha confermato l’approvazione del progetto spiegando i motivi del ritardo di questi mesi, dovuto alla riflessione più ampia riguardante la riorganizzazione delle parrocchie nella diocesi. Il 10 maggio poi - aggiunge don Francesco - si è riunita in canonica la commissione formata dal vicario delegato dal vescovo, da un tecnico nominato dalla diocesi, dal sindaco, il parroco, un altro sacerdote dell’ufficio per l’edilizia di culto, un rappresentante del consiglio per gli affari economici e un tecnico nominato dalla parrocchia».

Sono stati così vagliati i cinque progetti inviati, secondo i desideri e obiettivi del concorso di idee proposti, assieme ai criteri riguardanti l’economicità, la funzionalità pastorale, la bontà estetica, l'impatto ambientale. «Quello che è stato scelto - sottolinea il parroco - è un progetto curato nei particolari sotto tutti i punti di vista che soddisfa ogni nostra richiesta. Sabato scorso abbiamo avuto un primo incontro con gli architetti vincitori del concorso per una condivisione del progetto e del percorso da intraprendere concordando di organizzare una serata per la presentazione del progetto». Tutti i cittadini sono invitati venerdì 27 maggio al Teatro San Pio X, dove gli architetti vincitori illustreranno con l’aiuto di un video come verrà realizzata la nuova struttura. In quell’occasione saranno accolti anche suggerimenti, spiegazioni, valutazioni dei presenti per migliorare e soddisfare il più possibile le esigenze pastorali e la funzionalità per il bene della comunità.

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