Stanza protetta per le donne minacciate

Da oggi a Gorizia, prima esperienza in Friuli Venezia Giulia, è aperta "Una stanza tutta per sè", un luogo allestito nella caserma del comando provinciale dei carabinieri di corso Verdi, dove le forze dell'ordine e gli inquirenti della procura della Repubblica possono condurre colloqui protetti con donne e minori che denunciano violenze. Il progetto è stato realizzato a livello nazionale grazie al protocollo d'intesa fra il Soroptimist Club e l'Arma. Si tratta della 70esima struttura in Italia allestita dal sodalizio che ha curato la nuova destinazione dei locali e finanziato l'acquisto dei mobili, degli oggetti d'arredo e dei giocattoli. Tutti tasselli utili a creare un'atmosfera il più possibile accogliente e gradevole. Sarà invece il personale specificatamente formato dell'Arma che ne gestirà l'attività di accoglienza di donne e minori vittime di violenze. Questa di Gorizia è anche la prima struttura in Italia dove lo spazio disponibile non è solo di una stanza; è stata infatti messa a disposizione un'area composta da due locali e un piccolo ingresso, in un settore della caserma riservato e protetto al piano terra vicino all'ingresso principale. «Dopo il lavoro di sensibilizzazione contro le violenze - ha ricordato la presidente nazionale del Club, Leila Picco - siamo passate alla realizzazione di obiettivi precisi, come nel caso di queste strutture. Abbiamo iniziato nell'ottobre del 2015 da Torino e a oggi i risultati sono buoni. Le donne sanno di questa opportunità e chiedono espressamente di essere ascoltate dalle forze dell'ordine in queste stanze». Ogni anno sono una cinquantina i casi che approdano all'attenzione degli inquirenti della Procura della repubblica, oltre ai numerosi casi di stalking, ha dichiarato il procuratore capo Massimo Lia. «La mancanza di strutture dove svolgere le audizioni protette - ha aggiunto Lia - è causa dell'allungarsi dei tempi delle indagini e conseguente aumento del numero dei procedimenti aperti». Fino ad oggi infatti gli spazi dedicati a questa attività di ascolto delle persone vittime di maltrattamenti erano insufficienti. «La violenza contro donne e minori è un fenomeno che non accenna a diminuire - ha ricordato il comandante provinciale dei carabinieri Alessandro Carboni - anche se Gorizia e l'Isontino possono essere considerate zone più sicure rispetto ad altre nel Paese».
Questa iniziativa per la presidente del Soroptimist goriziano, Antonella Franco Recchia, «è solo una tappa delle molte messe in atto contro le violenze, soprattutto con la finalità di portare le donne alla consapevolezza che serve denunciare; attualmente infatti si ritiene che solo il 10% del fenomeno emerga».
L'esperienza "Una stanza tutta per sé", che si rifà a un saggio di Virginia Woolf nel quale racconta di una stanza dove le donne possano raccogliere i propri pensieri ed esprimerli, sarà presentata a fine maggio in un convegno che si svolgerà a Roma nella sede del Senato. All'incontro era presente anche Claudia Bargelli che in autunno subentrerà a Antonella Franco nella presidenza del club.
Margherita Reguitti
Riproduzione riservata © Il Piccolo