Staranzano, è morta Alice Zambon una vita per il paese

STARANZANO. «Una vita dedicata agli altri. Se n’è andato un pezzo importante della nostra storia cittadina». Commentava la gente dopo il funerale di Alice Zambon, 86 anni l’altra mattina nella chiesa di San Valentino a Bistrigna. Nata a Staranzano il 13 luglio 1926, era una donna semplice, conosciuta da tutti, decisa, attiva e sempre disponibile a porsi al servizio della comunità. Ha svolto un ruolo di importanza assoluta nel volontariato locale. Era iscritta all’Anpi, all’Auser, accompagnava gli scolari nello scuolabus, era sempre attiva in tutte le manifestazioni istituzionali. Era anche volontaria del sindacato dei pensionati dello Spi-Cgil dove per lunghi anni ha svolto con puntualità e assoluta affidabilità numerosi compiti.
Dava sempre il suo contributo anche in occasione della Festa della Donna che si svolgeva nella sala “Sala Montes” di via Trieste, andava per le case a consegnare la mimosa un modo, per dimostrare partecipazione e solidarietà e per altre che non potevano riceverla a casa, spesso da un banchetto in piazza Dante all’ombra del secolare “bobolar”. Ma la sua vera passione era la cucina. Fino agli anni ’80 è stata cuoca all’ Hannibal di Monfalcone e alla “Sagra de le Raze” che inizialmente si teneva nella piazza del bobolar, poi spostata nel piazzale del vecchio Mulino de Pussini (attuale area della Bcc). «Un lavoro impegnativo delle ràze – spiegava Alice Zambon - perché quando i pennuti arrivavano, bisognava spennarli con una lametta, tagliarli, insaporirli e infine cuocerli. Dal 1997 la sagra si è trasferita nell’area parrocchiale e per fortuna le ràze arrivavano già pulite». Il sindacato Spi-Cgil e Auser le regalarono una bici nuova fiammante, perché lei la usava per andare dappertutto. (ci.vi)
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