Stella Matutina, la gabbia sarà soltanto temporanea

Quel reticolo di travi in legno che assicura la stabilità del vecchio cinema della Stella Matutina dovrebbe avere, se non i giorni, per lo meno le settimane contate.
Si è registrata, infatti, piena collaborazione fra il Comune di Gorizia e l’Università di Udine per individuare una soluzione che consenta di superare il puntellamento dell’ex cinema: puntellamento resosi necessario dopo il crollo del tetto dell’immobile. L’identità di vedute è emersa durante l’incontro fra il sindaco Ettore Romoli e il team dell’Ateneo friulano composto dal delegato del rettore all’edilizia Marco Petti, dal direttore generale Massimo Di Silverio e dal responsabile dell’area edilizia e logistica Giampaolo Poscia: una riunione organizzata appositamente per fare il punto della situazione sui problemi statici della struttura e definire gli interventi per superare la fase d’emergenza che ha portato all’installazione della grande impalcatura di sostegno della parete sul fronte strada, ritenuta dal sindaco «esteticamente ridondante». «Ho trovato grande disponibilità nei rappresentanti dell’Università: sono pronti a studiare, insieme ai tecnici del Comune, una soluzione a questo problema - spiega risollevato il sindaco-. Abbiamo concordato di ritrovarci ai primi di settembre per analizzare insieme i futuri interventi nel frattempo individuati».
Come si ricorderà, il puntellamento aveva suscitato critiche a go-go. Ed era intervenuto con determinazione lo stesso sindaco Ettore Romoli. Per rinforzare il concetto, aveva raccontato anche un aneddoto, confessando di aver addirittura modificato il suo abituale tragitto casa-municipio pur di non vedere il risultato finale. «Perché l’ho fatto? Perché finisco con l’arrabbiarmi. Sono davvero indignato per la soluzione adottata. Avevo invitato l’ufficio tecnico - tuonò il primo cittadino nei giorni scorsi - a vigilare affinché il puntellamento (a cura dell’Università di Udine, ndr) fosse il più "leggero" possibile. Evidentemente, le cose non sono andate nella direzione dei miei auspici perché la soluzione adottata mi sembra addirittura ridondante con tutti quei travi e quei ferri. Si poteva fare meglio». Ma Romoli manifestò preoccupazione soprattutto perché non c’era (e, di fatto, non c’è) un progetto relativamente a quella struttura. Venne acquistata parecchi anni fa dall'Università di Udine che voleva realizzarci un bel campus. Poi, la crisi ha finito con il rispedire nei cassetti tutte le buone intenzioni. Morale della favola? L'ex cinema è diventato il regno del degrado e non ha stupito proprio nessuno il recente crollo di metà del tetto. «Sì, non nascondo la mia grande preoccupazione per il fatto che l'Ateneo di Udine (proprietario dello stabile) non abbia alcun progetto di riqualificazione del compendio. Ciò significa che quell'ingabbiatura deturpante è destinata a diventare parte integrante del panorama di via Nizza. Questa - attaccò il sindaco - è una prospettiva che non mi piace. Stiamo facendo di tutto per rimettere in sesto il centro cittadino e avere oggi quel colpo d'occhio mi deprime non poco. Se sapessi che il puntellamento è provvisorio e dura pochi mesi, è una cosa. Ma temo che quei travi di legno rimarranno lì per anni e anni».
Ma ora si è materializzata la svolta. Università e Comune procederanno a braccetto per eliminare quell’orribile impalcatura.
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