Sterminio dei disabili, una mostra per non dimenticare
Mai come in questo inizio del 2015 ricordare gli orrori dell’Olocausto e della seconda guerra mondiale appare fondamentale. Lo hanno sottolineato ieri il sindaco di Monfalcone Silvia Altran, l’assessore alla Cultura Paola Benes e il presidente provinciale dell’Anffas Mario Brancati, nel presentare la mostra che, in occasione del Giorno della Memoria, si aprirà giovedì nel palaveneto. “Perché non accada mai più. Ricordiamo” è stata proposta e allestita a cura dell’Anffas, l'Associazione nazionale famiglie di persone con disabilità intellettiva o relazionale, con la collaborazione di Auser e Aias, per permettere di esplorare uno dei tragici aspetti della politica di sterminio dei diversi messa in atto dal nazismo: l’uccisione dei disabili. La mostra, che rimarrà aperta fino al 15 febbraio e sarà inaugurata ufficialmente lunedì prossimo alle 17.30, intende onorare la memoria dei disabili vittime innocenti della follia nazista, stimolando una riflessione sulle motivazioni culturali, scientifiche, politiche ed economiche che portarono prima alla sterilizzazione, poi all'uccisione. «Si tratta di un'iniziativa importante che fa riflettere su uno degli aspetti meno noti, ma non per questo meno tragici, dell'Olocausto e per questo l'abbiamo fortemente voluta a Monfalcone», ha commentato il sindaco Silvia Altran. «Sono trascorsi 70 anni dalla chiusura del campo di concentramento di Auschwitz - ha detto l'assessore alla Cultura Paola Benes -, ma mai come in questi giorni pare importante non dimenticare ciò che è stato, perché non si ripeta più, e continuare a far riflettere i nostri ragazzi». L’auspicio dell'amministrazione comunale e dell'Anffas è che la mostra sia visitata soprattutto dagli studenti delle scuole cittadine. «Sono state 300mila le persone disabili sterminate dal nazismo - ha sottolineato Mario Brancati -, ultimo atto frutto di una cultura che non solo in Germania, ma anche negli Stati Uniti e in Nord Europa, vedeva i disabili come un peso per la società». Da parte sua il presidente provinciale Auser Franco Buttignon ha auspicato di poter portare la mostra anche in altri centri dell’Isontino. Il responsabile Aias di Monfalcone, Giorgio Nogherotto, ha pure invitato le scuole a visitare l’esposizione, e gli insegnanti a parlarne in classe. La mostra rimarrà aperta da lunedì a venerdì, dalle 9.30 alle 12.30, e lunedì e mercoledì dalle 15.30 alle 18. Il 21 gennaio, alle 17.30, ci sarà la conferenza del professor Ferruccio Tassin sul campo di concentramento fascista di Visco.(la.bl.)
Riproduzione riservata © Il Piccolo