Stop a scherzi e bagordi dopo l’addio a “Sua maestà”

Dal tripudio di ieri, con decine di migliaia di persone intente ad ammirare carri e maschere del corteo cittadino che ha attraversato il centro, al classico funerale, ovviamente giocoso, di oggi. È tradizione che, nella giornata delle Ceneri, si svolga l’ultimo atto del Carnevale, con le esequie del Re Carnevale che, esalato l’ultimo respiro a mezzanotte, è accompagnato al rogo da coloro che con lui si sono divertiti per l’intero periodo carnevalesco.
Due gli appuntamenti previsti a Muggia. Alle 16.30 nella centrale piazza Marconi si terrà la classica veglia funebre delle vedove inconsolabili a cura delle compagnie carnevalesche Mandrioi e Ongia. Nel tardo pomeriggio, precisamente alle 19, a Santa Barbara, si terrà invece la cerimonia di chiusura del 63° Carnevale Muggesano, a cura della compagnia Lampo.
In città invece sono due i rioni che da anni celebrano questo evento conclusivo: Servola, storica culla del Carnevale di Trieste e San Giovanni. Sul colle, il corteo funebre, accompagnato nell’occasione dalla banda Refolo, partirà alle 15.30 per un giro attraverso le vie dove in questi giorni si è cantato e ballato fino a tardi, con il seguito della moglie, dell’amante, dei figli addolorati e di quanti vorranno aggregarsi alla comitiva, per concludersi con il consueto e pittoresco rogo. Per Servola anche questo momento finale, che esorcizza la morte con l’allegria tipica del Carnevale, rappresenta il culmine delle numerose manifestazioni che si sono succedute nel rione. Un corteo che percorre le strade di Servola con numerose fermate, spesso caratterizzate da brindisi e saluti, prima di completarsi con il rogo e l’arrivederci all’edizione del prossimo anno.
Più articolato il programma della giornata del funerale a San Giovanni. Le “esequie” si terranno a partire dalle 14, con l'apertura della camera ardente del Re Carnevale al Centro commerciale "il Giulia". Alle 15, dopo un’ora durante la quale la salma sarà oggetto di varie scherzose manifestazioni di affetto, l’associazione “L’Armonia” presenterà il gruppo “Proposte teatrali”, che interpreterà un testo intitolato “…E quando che a Trieste xé rivai i americani”, spettacolo in dialetto che riporta l’attenzione sui primi anni dell’immediato dopo guerra. A seguire, alle 15.45, ancora uno spettacolo, ma di diversa natura, con canzoni triestine in allegria, proposte dalle “Canterine” della Pro Senectute, coordinate dalla maestra Marisa Montali. Seguirà, alle 16.30, il vero e proprio atto conclusivo, cioè il corteo funebre che attraverserà le vie del rione. L’addio al Carnevale sarà simbolicamente segnato dal rogo, programmato in piazza Volontari Giuliani.
Nella tradizione del Carnevale il rogo rappresenta il momento della purificazione, dopo gli eccessi dei giorni precedenti, il momento nel quale si ritorna alla normalità, una volta conclusi i festeggiamenti. Il fuoco è l’elemento che nei secoli ha significato la cancellazione di quanto accaduto, attraverso l’eliminazione materiale del fantoccio che impersona il Re del Carnevale appena conclusosi. In alcune regioni si procede anche con la decapitazione o l’annegamento del fantoccio simbolo. A Trieste, nei due rioni che celebrano il funerale, Servola e San Giovanni, si è sempre scelta la formula del rogo che rappresenta l’atto finale in assoluto. (u. s.)
Riproduzione riservata © Il Piccolo