Stop sloveno alla Diners 80mila carte di credito bloccate

La Banca centrale ha revocato la licenza per svolgere ogni attività di credito

TRIESTE. La Banca centrale della Slovenia ha revocato alla Diners Slovenija la licenza per svolgere la propria attività di credito. Così da venerdì scorso circa 80mila clienti del vicino Paese si sono visti bloccare la carta di credito nei 21mila punti vendita accreditati. Niente acquisti, niente prelievi bancomat. Stessa sorte per chi si trova all’estero. La decisione della Banca di Slovenia è dovuta ai grossi ritardi accumulati dalla Diners nei pagamenti ai clienti creditori (negozi, ristoratori, supermercati ecc.). «Una decisione del genere proprio non ce l’aspettavamo», ha commentato a caldo il titolare della Diners Slovenija Tomaž F. Lovše. Per la società un’incredibile schiaffo all’immagine visto poi che grazie alla sua sponsorizzazione sono giunti in Slovenia personaggi del calibro di Bill Clinton, Al Gore e gli attori come Kevin Kostner, Ben Affleck e la top model Naomi Campbell. Sembra poi che i grandi gruppi dellapiccola distribuzione come Mercastor, Lesnina, Merkur e Spar abbiano bloccato venerdì i pagamenti con la Diners solo in base alle notizie apparse sui media e cioè senza nessuna comunicazione ufficiale. Insomma il caos. Ad essere penalizzati dallo stop anche moltissimi pensionati sloveni visto che la Diners Slovenija ha attuato già da alcuni anni molte convenzioni con i principali gruppi sindacali del paese come il Sindacato dei lavoratori della cultura che ha emesso ben 4mila carte di credito. In cambio le organizzazioni sindacali ricevono una provvigione. Non si sa poi cosa succederà con gli 81mila titolari che pagano una quota annuale che varia dai 22 ai 60 fino ai 400 euro l’anno ala Diners per avere la carta di credito. Ma a essere preoccupati sono soprattutto i commercianti ai quali la società di Lovše è debitrice di pagamenti pari a 25 milioni di euro.(m. man.)

ManzinMauro

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