Strage di ciclisti: in una settimana tre morti sulle strade del Cormonese

È di Alberto Reja, 58 anni, iI corpo ritrovato sabato a Zegla Incerta la causa dell’incidente. La Procura dispone l’autopsia
Cormons 30 giugno 2018. Decesso in bicicletta nella frazione di Zegla. © Foto Petrussi
Cormons 30 giugno 2018. Decesso in bicicletta nella frazione di Zegla. © Foto Petrussi

CORMONS Alberto Reja: il nome del cicloamatore trovato morto sabato pomeriggio tra le località Zegla e Preval è stato confermato ieri mattina dai carabinieri della compagnia di Gradisca.

Sul fronte ciclistico, per Cormons, la settimana che si è appena conclusa è stata a dir poco nera. Il bilancio è drammatico: tra domenica e sabato, in appena sette giorni, sono stati tre i ciclisti che hanno trovato la morte sul territorio collinare. E in base alle ricostruzioni tutti i decessi sono avvenuti in modi diversi.

Ciclista trovato morto a bordo della strada a Cormons
Cormons 30 giugno 2018. Decesso in bicicletta nella frazione di Zegla. © Foto Petrussi


La “maledizione” è iniziata domenica scorsa con un malore risultato fatale, attorno all’ora di pranzo, ad un cividalese uscito per una pedalata assieme ad alcuni amici. L’uomo si è improvvisamente accasciato a terra in via Vino della Pace. Un arresto cardiaco che non gli ha lasciato scampo: nonostante la celerità dei soccorsi, per lui non c’è stato, infatti, nulla da fare.

Un caso ben diverso è stato quello che ha scosso tutto l’Isontino mercoledì, quando all’ospedale di Udine è spirata Roberta Zoff, 53 anni, residente a San Lorenzo. Figlia dell’ex sindaco di Mossa e moglie dell’ex cestista Moreno Sfiligoi, non ce l’ha fatta a causa dei gravissimi traumi riportati nel pomeriggio di martedì dopo essere stata tamponata da una Fiat 500 guidata da un quarantenne originario di Palmanova. Il fatto si è verificato sulla Strada regionale 56: la donna stava viaggiando in direzione Cormons ed è stata urtata non appena ha imboccato il rettilineo che porta verso l’abitato di Bosc di Sot. Una volta in ospedale Zoff è stata sottoposta a un delicato intervento chirurgico, ma l’operazione non è purtroppo bastata a salvarle la vita. Vastissimo il cordoglio delle comunità locali e immediata è stata la richiesta, sposata pienamente dai sindaci di Cormons, Capriva e San Lorenzo, di dotare la viabilità tra Cormons e Gorizia di una tracciato protetto dove indirizzare in piena sicurezza chi utilizza la bicicletta per i propri spostamenti.

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Infine, l’ultimo caso, quello di sabato pomeriggio, quando in una fitta boscaglia tra le località Zegla e Preval, sempre nel territorio di Cormons, è stato trovato il corpo senza vita del cinquantottenne originario di Moraro Alberto Reja.

L’uomo, ritrovato senza documenti addosso, era finito nel mezzo della vegetazione al termine di una discesa piuttosto ripida: come sia morto esattamente è tema su cui stanno lavorando le forze dell’ordine in queste ore. Il pubblico ministero ha ordinato lo svolgimento di un esame autoptico proprio per delineare quale sia stata la causa del decesso di Reja.

Un malore? Un guasto meccanico alla bicicletta diventata poi ingovernabile? Un errore di valutazione dello stesso ciclista al termine di una discesa che si conclude con una curva piuttosto secca? L’ipotesi principale è che l’uomo sia morto per i traumi riportati nell’impatto contro uno degli alberi della piccola boscaglia nella quale era caduto. —


 

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