Strassoldo, si è spenta la contessa “Lilly”

È deceduta sabato all’ospedale di Palmanova. Figlia del conte di Graffemberg era nata nel 1920

CERVIGNANO. E’ mancata proprio nel giorno in cui ha preso ufficialmente il via la diciottesima edizione dell’evento “In Primavera: Fiori, Acque e Castelli”.

La contessa Elisabetta Strassoldo Graffemberg, nata nel 1920 e figlia del conte Cesare Strassoldo-Graffemberg e della contessa Maria Carla Caiselli di Reana, discendente di una delle più antiche famiglie del Friuli, è deceduta sabato pomeriggio all’ospedale di Palmanova. Era malata da tempo. “Lilly”, così la chiamavano affettuosamente in famiglia, era lontana cugina dei conti Marzio Strassoldo, ex presidente della Provincia e attualmente docente all’Università di Udine, e Raimondo Strassoldo, sociologo e noto studioso.

«E’ cresciuta tra Vienna, l’Alto Adige e Strassoldo - racconta la figlia Gabriella, comprensibilmente scossa – in un territorio passato da poco all’Italia, nel quale si percepiva ancora fortemente l’influenza dell’Austria Felix, tanto che la lingua parlata in casa era il tedesco. Mia madre era molto legata a suo padre, Cesare, il quale, dopo aver frequentato il Theresianum ed essersi laureato in legge a Vienna, si distinse, durante la Seconda guerra mondiale, per l’aiuto prestato a molti italiani perseguitati dai tedeschi, tanto da mettere a repentaglio la sua stessa vita. Mia madre è cresciuta in questo clima di responsabilità morale e rigore, sospeso tra un Ottocento che aveva lasciato romantici ricordi sbiaditi e le difficoltà e i grandi cambiamenti derivati dalle due guerre».

Nel 1947, fanno sapere i familiari, Elisabetta sposò Gustavo Noel Williams, ufficiale della Royal Tank Regiment. «Mio padre – spiega ancora Gabriella - faceva parte delle truppe alleate che presero parte alle operazioni nel nord Africa e poi liberarono l’Italia dalla dominazione tedesca sbarcando in Sicilia e salendo lo stivale tra mille peripezie. Nel 1948, mia madre seguì suo marito in Egitto, dove le truppe britanniche erano impegnate in operazioni di protezione del canale di Suez, poi ad Edimburgo, a Harrogate e, successivamente, lo seguì anche in diversi campi militari di collegamento con la Nato (Colonia, Vildenrath e Brüggen). Nel 1964 Elisabetta dovette tornare a Strassoldo per occuparsi del castello di Sopra, che era, per vari motivi, in pessime condizioni. Ho sempre cercato di aiutarla nell’impegnativo compito di salvare un monumento storico importante dal degrado. Continuerò in sua memoria». Il sindaco di Cervignano, Gianluigi Savino, informato, esprime, a nome della comunità, la sua vicinanza ai familiari. Elisabetta lascia le figlie Gabriella e Maria Cristina. Il funerale, annunciano i familiari, sarà celebrato mercoledì 1 aprile, alle 15, nella chiesa di Strassoldo.

Elisa Michellut

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