Sul Litorale cantieri in aumento ma nessuno compra le case

Il Capodistriano rischia di dover fare i conti con la stessa “bolla immobiliare” esplosa in Spagna I giovani preferiscono trasferirsi verso l’interno dove i prezzi sono decisamente più accessibili
Di Franco Babich
Foto BRUNI TRieste 27 05 10 Koper-Capodistria-
Foto BRUNI TRieste 27 05 10 Koper-Capodistria-

CAPODISTRIA. Il mercato immobiliare nel Litorale sloveno è in crisi, ma non tutti sembrano rendersene conto. Secondo i dati emersi alla recente conferenza di Portorose dedicata alle prospettive del mercato degli immobili in Slovenia nei prossimi anni, tra Capodistria, Isola e Pirano ci sono in questo momento ben 500 abitazioni nuove non vendute, e ciononostante si pianifica la costruzione di altri 500 appartamenti. Considerato il fatto che il numero delle compravendite sta scendendo ormai da alcuni anni e che i prezzi sono in costante calo - dalla media di 3.200 euro per metro quadro della prima metà del 2008 si è arrivati ai 2.400 euro degli ultimi mesi - chi costruisce case per il mercato potrebbe trovarsi prossimamente in difficoltà ancora più grosse. Nemmeno addesso, però, chi ha investito sperando di vendere può stare tranquillo. Il caso più eclatante è quello del complesso residenziale "Nokturno", nel rione di Monte San Marco di Capodistria: sono praticamente tutte invendute le 200 abitazioni, provviste di grandi terrazze e con splendida vista sul mare.

Ma oggi, spiegano gli esperti, la clientela cerca ben altro, ossia abitazioni più piccole e molto funzionali, senza "sprechi", come possono essere appunto le terrazze. Procede molto a rilento la vendita di nuovi appartamenti anche in altre zone di Capodistria, così come a Portorose, Sezza e Santa Lucia. Molte delle imprese che erano impegnate nella costruzione di queste nuove abitazioni sono fallite, ma le banche che gli hanno fatto credito erano spesso più di una, per cui è anche difficile completare i lavori, laddove ce ne fosse bisogno. Eppure, c'è ancora chi vuole costruire case: si stanno costruendo altri 160 appartamenti a Capodistria - tra la stazione ferroviaria e via Ferrara - ma anche ad Ancarano, Isola, Pirano, San Bernardino e Sezza. Ma se gli investitori si comportano come se la crisi non ci fosse, o come se dovesse durare assai poco, chi cerca casa ha già cambiato le priorità. Oltre a cercare abitazioni in cui lo spazio può essere sfruttato al meglio, e dunque con nessuna concessione al lusso, si fa sempre più attenzione al prezzo, tanto che in questi ultimi anni c'è stato un notevole spostamento di giovani famiglie dalla costa verso l'interno.

Nel comune di Erpelle–Cosina, in pochi anni sono stati costruiti e venduti oltre 200 appartamenti, ma lì il prezzo delle abitazioni non supera i 2.000 euro per metro quadrato. Come fare per uscire da questa impasse? Secondo gli esperti riuniti a Portorose, per prima cosa si dovrebbe pensare a vendere quello che è già pronto, e solo dopo costruire avanti. E non sarebbe male, hanno suggerito, adottare il modello austriaco, dove le abitazioni si costruiscono solo per acquirenti già ben definiti. Per il momento, comunque, sembra che non li ascolti nessuno.

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