Sull’Altipiano una truffatrice rom smascherata all’ufficio delle Poste
Il “fiuto” di un funzionario delle Poste ha permesso l’altro giorno di smascherare una truffatrice, che i Carabinieri hanno poi arrestato in flagranza di reato. Si tratta di una donna rom, di nazionalità italiana: F. G., classe 1966, fermata dai militari dell’Arma a Opicina, da uomini della locale Stazione.
La donna, giorni prima, aveva richiesto e avviato una pratica per ottenere un finanziamento di 6.500 euro con le Poste Italiane, scegliendo di ritirare il denaro all’ufficio postale di Opicina.
All’atto del controllo della documentazione, nonostante tutti i documenti consegnati per l’irrogazione del prestito erano stati falsificati ad arte e il sistema non ravvisava alcuna irregolarità, il direttore dell’ufficio postale si avvedeva che l’immagine della donna, riportata sulla carta d’identità, corrispondeva a una persona segnalata dall’Antifrode di Poste Italiane quale autrice di una truffa in un altro ufficio postale, in provincia di Udine.
Il direttore, avvedutosi della possibile truffa, informava tempestivamente i Carabinieri che, dopo avere compiuto i primi accertamenti, sotto la direzione della Procura della Repubblica, si attivavano per sventare il reato.
La donna si presentava all’ufficio postale l’altra mattinata, riscuotendo la somma di denaro ma veniva prontamente bloccata dai militari e tratta in arresto per il reato di truffa e possesso di documenti falsi validi per l’espatrio.
«Il territorio della provincia di Trieste - afferma una nota del Comando provinciale Carabinieri è spesso interessato da questi episodi, tanto che le istituzioni locali, in sinergia con le forze di polizia, hanno recentemente rinnovato l’iniziativa denominata “Ocio alla truffa” che prevede, attraverso la distribuzione di volantini su tutto il territorio provinciale, anche in lingua slovena, la sensibilizzazione soprattutto degli anziani, tra i soggetti più colpiti da questa fenomenologia criminale, a ricorrere ai numeri di emergenza “112”, “113” e “800 544544” per segnalare qualsiasi azione sospetta».
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