Sulle note di Armstrong l’ultimo saluto a Gianfranco Di Bert

Gradisca

Le note del brano “What a wonderful world”, immortale inno alla vita di Louis Armstrong, ad accompagnare l’uscita del feretro dal Duomo della sua Gradisca d’Isonzo. Non poteva essere che così, delicato e di classe, malinconico ma non triste, l’ultimo saluto a Gianfranco Di Bert, l’ammiraglio del comparto industriale della provincia di Gorizia, spentosi nei giorni scorsi all’età di 81 anni.

Una folla composta e rispettosa dei protocolli sul distanziamento sociale si è stretta – nonostante le limitazioni e una pioggia fastidiosa – attorno alle amate figlie Laura, Marina e Giulia, all’adorato nipote Alessandro e ai numerosi familiari ed amici del manager.

Gradiscano doc, per quarant’anni Di Bert ha amministrato diverse aziende di successo del mondo produttivo isontino, in testa quelle del gruppo Terraneo. Forte la commozione della famiglia di origine canturina, presente al completo, e che all’amico Gianni ha affidato un ruolo di primo piano in aziende di successo come Soteco, Castelvecchio e Miko. Ma ad onorare il due volte presidente dell’Associazione degli industriali goriziani ed assessore comunale della Fortezza è stato anche il mondo della politica, con tanti amministratori del presente e del passato: fra gli altri quelli di Gradisca e Sagrado ed il presidente del Coni Fvg Giorgio Brandolin. A rappresentare la Confindustria della Venezia Giulia, quello che era stato un sogno e una visione di Di Bert, c’era il vicepresidente Pierluigi Zamò e con lui il direttore di Confindustria Alto Adriatico Massimiliano Ciarrocchi. Nella sua sentita omelia, l’amico don Giovanni Sponton – parroco di Sagrado – ha voluto sottolineare l’umanità, l’amore per la vita e la vocazione alla vita familiare di Di Bert, persona dal cuore generoso e trasparente come quel mare che amava tanto solcare. –

L. M.

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