Sversamento in mare alla raffineria di Urinj Capitaneria in azione

FIUME. La compagnia petrolifera croato-ungherese Ina è nuovamente nel mirino delle critiche per l'ennesimo caso di inquinamento nelle acque del Quarnero. Dalla sua raffineria situata a Urinj, un paio di chilometri a est di Fiume, è fuoriuscito in mare un quantitativo - per fortuna abbastanza modesto - di sostanza oleosa che ha ricoperto diverse centinaia di metri quadrati di superficie marina. L'incidente si è verificato l’altro pomeriggio e subito sono entrati in azione gli spazzamare dell'azienda specializzata fiumana Dezinsekcija: l’area dell’inquinamento è stata cinta da barriere protettive galleggianti, mentre sulla chiazza oleosa è stata sparsa una sostanza disgregante per fare in modo che la chiazza non raggiungesse la costa. Per ore nell'area di Urinj e dintorni si sono percepite distintamente le zaffate degli idrocarburi finiti in mare, mentre una sottile pellicola oleosa galleggiava di fronte alla raffineria.
Non è la prima volta che succede e probabilmente non sarà l'ultima, con il sottosuolo dello stabilimento contraddistinto da cavità carsiche dove sono depositati ingenti quantitativi di olio minerale e altre sostanze inquinanti. I problemi nascono puntualmente in presenza di abbondanti precipitazioni piovose, con le grotte che vengono riempite dall'acqua la quale spinge in mare le sostanze oleose, dando vita a inquinamenti più o meno drammatici. L'ultimo in ordine di tempo si era verificato lo scorso maggio e aveva avuto effetti ben più deleteri di quello di domenica scorsa. Sei mesi fa c'era stata la rottura di una tubatura dei residuati petroliferi: almeno 700 litri di gasolio erano finiti nel sistema di scolo delle acque meteoriche e da qui fuoriusciti in mare. Il diesel aveva gravemente lordato un vasto tratto costiero del comune di Kostrena (confinante con la municipalità di Fiume), obbligando diverse squadre della Dezinsekcija ai lavori straordinari. L'opera di risanamento aveva dato risultati, ma alcune chiazze nere erano rimaste visibili a bagnanti e diportisti anche nei mesi estivi. L'incidente aveva scatenato le proteste degli ambientalisti e del sindaco di Kostrena, Mirela Marunic, che aveva minacciato di adire le vie legali. La direzione dell'Ina aveva da parte sua promesso la modernizzazione delle sue fognature ad Urinj, da portare a termine nei 18 mesi successivi. Ieri sull’ultimo incidente si è espresso in conferenza stampa il capitano portuale di Fiume, Darko Glazar, affermando che la situazione è sotto controllo: unità della capitaneria e gli spazzamare della Dezinsekcija continueranno a pattugliare l'area inquinata. (a.m.)
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