Terpin il manager regionale più pagato

Pubblicati i compensi 2013 degli amministratori delle partecipate. Argento per Dressi grazie a un secondo emolumento
Emilio Terpin
Emilio Terpin

Emilio Terpin, pure nel 2013, stacca la compagnia dei manager di nomina regionale. Guadagna più di tutti, il presidente di Autovie Venete: 150.495 euro tra indennità, deleghe e gettoni di presenza. Al secondo posto, molto lontano, c’è il numero uno dell’Aeroporto di Ronchi Sergio Dressi con 110mila euro. Al terzo Edi Snaidero: l’industriale friulano ha guadagnato l’anno scorso da ex presidente di Friulia 97.500 euro. Le somme sono quelle maturate al 31 dicembre 2013. Un aggiornamento che gli anni scorsi veniva fatto semestralmente ma che ora, nel rispetto del decreto legislativo 33, è diventato annuale. Al link “amministrazione trasparente”, nella pagina delle partecipate sul sito della Regione, compaiono tra l’altro cariche e compensi degli amministratori pubblici, dai colossi Autovie e Friulia alle società più piccole. Nomi e cifre di presidenti, ad e consiglieri. L’operazione di inserimento delle schede 2013 è “work in progress”.

Il grafico con i compensi dei manager delle partecipate regionali
Il grafico con i compensi dei manager delle partecipate regionali

Ma, a parte Bic Incubatori, Polo tecnologico di Pordenone, Interporto di Cervignano e Finest, che hanno i dati ancora fermi al primo semestre 2013, il quadro è quasi completo. E consente di avere una fotografia dei manager più pagati come di quelli ricompensati con non più di qualche gettone. Per la prima volta, anzi, si vede l’effetto della spending review che ha interessato anche le partecipate Fvg.

Terpin, dunque, non ha rivali. Nel 2012 il presidente di Autovie si era fermato a 135.420 euro, nel 2013 è salito a oltre 150mila euro. A comporre il suo stipendio ci sono le voci “indennità annuale” (30mila), deleghe e incarichi speciali (105mila) e gettoni (207 per un totale di 15.495 euro). Anche Dressi somma i compensi da presidente e “incarichi speciali” (90mila euro complessivi), ma aggiunge pure i 20mila euro della presidenza della partecipata aeroportuale A.F.V.G. Security, società che svolge servizi di sicurezza e controllo dei passeggeri, dei bagagli e delle merci, “sfuggita” in precedenza alle rilevazioni di Palazzo (il decreto 33 ha invece un dettato molto rigoroso). Quindi c’è Snaidero: 97.500 euro tra indennità e 15 gettoni da 500 euro ciascuno.

A completare la top ten sono Sergio Brischi, ex presidente di Insiel, che ha maturato 85.419,77, Giorgio Michelutti (82.073,84 euro mettendo assieme i 35.430 euro della vicepresidenza di Friulia e i 46.643,84 euro da presidente e ad di Friulia Sgr), Giorgio Santuz (presidente e ad di Friuli Venezia Giulia Strada, 53.315,05 euro), Massimiliano Marzin (50.611,61 euro per la vicepresidenza di Mediocredito Fvg), Renato Pujatti (31.560 euro da presidente Finest nel primo semestre, ma il cda è rimasto in carica fino a fine ottobre 2013 e lo stipendio ha viaggiato di conseguenza), Daniele Lucca (amministratore unico di Gestione Immobili Fvg, 45.078,50 euro) e Diego Frattarolo (consigliere di Mediocredito Fvg, 39.268,21 euro).

Terpin conquista la vetta È il manager più pagato

In coda, oltre ai manager del Polo tecnologico di Pordenone (Michelangelo Agrusti, Giorgio Costacurta e Luigi Tomat), che ha da anni un cda senza costi, ci sono il consigliere senza compenso dell’Interporto di Cervignano Gianluigi Savino, la consigliera di Agemont (ora amministrata dal solo Rodolfo Martina, 482,19 euro per metà anno) Barbara Zilli con 189 euro e il consigliere superstite (dopo la co-partecipazione azionaria Friulia-Veneto Sviluppo) di Friulia Sgr Mirano Sancin con 712,33 euro. Sotto quota mille anche le indennità 2013 di Finanziaria Mc e dei due consiglieri (ma solo negli ultimi mesi dell’anno) di Finest Juan Carlos Murkovic e Alessandra Sangoi. Effetto, generale, della sforbiciata imposta dalla giunta anche a seguito di nuove norme nazionali. Di certo l’era dell’oro è finita e la Regione non firmerà più i mega-assegni da 2-300mila euro all’anno che hanno beneficato i vari Marescotti e Melò nelle scorse legislature.

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