Tessere bus per studenti: la giunta congela i prezzi

Invariati anche i costi degli abbonamenti ferroviari. Sconti per gli under 26 sulla linea Udine-Cividale. In arrivo 26 milioni per la formazione professionale
Studenti alla fermata del bus dopo la fine delle lezioni
Studenti alla fermata del bus dopo la fine delle lezioni

TRIESTE. Oltre 26 milioni per l'istruzione professionale degli under 18 nell'anno scolastico 2016-2017. Ammonta a tanto lo stanziamento deciso ieri dalla giunta regionale, su proposta dell'assessore Loredana Panariti: l'impegno a favore dei 3.800 allievi previsti pesa in buona parte sulle spalle della Regione, che impiegherà fondi per 21,4 milioni, mentre la parte restante deriverà da risorse statali. La riunione ha stabilito inoltre l'entità delle somme a disposizione per sperimentare il sistema duale scuola-lavoro nei prossimi tre anni formativi, dopo il protocollo d'intesa firmato a gennaio tra Regione e ministero del Lavoro: 6 milioni fino al 2018-2019, per percorsi che riguarderanno poco meno di 700 studenti. Ancora sul fronte dell'istruzione professionale, l'esecutivo ha stabilito pure alcuni accorgimenti per facilitare la creazione di corsi in lingua slovena: questi partiranno anche con un minimo di 8 iscritti, sebbene la sostenibilità economica per gli enti formativi preveda un minimo di 12 allievi. Il gap verrà coperto dall'amministrazione regionale.

La giunta ha poi deciso di lasciare invariati i prezzi degli abbonamenti per il trasporto scolastico su gomma. Non ci saranno variazioni nemmeno per gli abbonamenti di Trenitalia acquistati nel 2016. L'assessore Mariagrazia Santoro, ha comunicato inoltre la scelta di prevedere «sulla linea ferroviaria Udine-Cividale l'introduzione di agevolazioni tariffarie a favore degli studenti fino a 26 anni». La giunta ha infine deciso forme di sostegno per gli allievi svantaggiati: 800mila euro per interventi di assistenza psico-pedagogica e 600mila per vitto e alloggio.

L'esecutivo ha quindi cominciato la discussione sull'iter da dare al percorso di soppressione delle Province, innescato dalla modifica dello Statuto di autonomia approvata dal parlamento. Una legge regionale fisserà la data di effettiva cessazione, con l'eccezione della Provincia di Udine, di cui si dovrà aspettare la scadenza naturale del mandato nel 2018. Aspetto di particolare rilevanza è costituito dal trasferimento delle proprietà degli immobili e delle partecipazioni societarie di competenza provinciale, passaggio che l'assessore Paolo Panontin conta di gestire affidando la fase di liquidazione ai commissari delle Province, nell'ambito del confronto con Consiglio delle autonomie locali, Comuni capoluogo, Anci e rappresentanze sindacali. Lo stesso Panontin ha presentato la bozza di un ddl finalizzato a contrastare la proliferazione incontrollata delle nutrie, dopo il loro inserimento nell'elenco delle specie nocive. Approvato infine il programma annuale dei sei ecomusei regionali: i progetti del 2016 saranno finanziati con 230mila euro.

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