Svelate a Gorizia e Nova Gorica le Teste di carattere XL: «Saranno attrazioni turistiche»
Sono state installate in piazza Sant’Antonio e in Transalpina: creati portachiavi, calamite e un fumetto su Messerschmidt

«Sembrano di bronzo». È facile confondersi guardando le due Teste di carattere XL inaugurate, lunedì mattina, in piazza Sant’Antonio e in piazza Transalpina. Il risultato finale è, davvero, di grande effetto.
Difficile, quasi impossibile immaginare che sono state realizzate in resina. Le finiture e i dettagli sono da “effetto wow”, aderenti agli originali, solo che sono alte 1,5 metri (1.455 mm per essere precisi) che, aggiungendo il basamento, fanno raggiungere alle installazioni quota 1,7 metri.
Quella di lunedì è stata una giornata speciale per la Fondazione Coronini Cronberg perché, finalmente, sono state svelate le due riproduzioni di Franz Xaver Messerschmidt che continuano a suscitare curiosità e interrogativi fra il pubblico e gli storici dell’arte. Queste opere raffigurano una gamma di smorfie ed espressioni esagerate, interpretate come un tentativo dell’artista di combattere e “esorcizzare” i demoni interiori o i tormenti psicologici, o come una possibile conseguenza di spasmi facciali dovuti a una malattia neurologica.
Le due riproduzioni sono state «il risultato di un lavoro straordinario», ha voluto evidenziare Rodolfo Ziberna, intervenuto non come sindaco ma in qualità di presidente della Fondazione.

E ha sottolineato la determinazione mostrata, in questa operazione, dell’assessore comunale Patrizia Artico. «Prima ancora che diventassimo Capitale europea della cultura, quando stavamo redigendo il bid book, lei ha insistito affinché venissero valorizzate le Teste di carattere e, oggi, siamo qui a inaugurare le due riproduzioni che diventeranno, ne sono certo, un’attrazione. Parliamo di opere, quelle originali, dal grande valore artistico e economico. Basti ricordare che l’ultima “Testa” è stata battuta all’asta per 5 milioni di euro».
Cristina Bragaglia, responsabile delle iniziative culturali della “Coronini”, ha spiegato come questo progetto, inserito nel Bid book, è assai articolato. «Prevede una generale valorizzazione dell’arte di Messerschmidt che si esplicita, ad esempio, anche attraverso una brochure in quattro lingue e un fumetto che racconta l’idea che c’è dietro alle opere dell’artista tedesco.

La grafica è stata realizzata da Simona Garau e curata da Diapaeson snc di Gorizia. I testi e le illustrazioni sono stati curati, invece, dal fumettista triestino Armando “Miron” Polacco. Il risultato è davvero molto convincente. Ma abbiamo pensato anche alla creazione di gadget come borse, calamite e portachiavi che saranno posti in vendita nella reception della Coronini».
Il GectGo era rappresentato da Marco Marinuzzi. È stato lui, assieme all’assessore Artico e a Stojan Pelko, a gettare le basi, con dedizione, di questa iniziativa. «Questo – le sue parole – è uno dei progetti che meglio riassumono il senso di Go!2025 perché valorizza opere eccezionali che non tutti conoscono e perché fa dialogare Gorizia e Nova Gorica con il resto del mondo. Il portachiavi può diventare un gadget importante a livello turistico. Speriamo piaccia al pubblico».
Le opere poggiano su basi in pietra piasentina. Autrice un’artista friulana che si occupa anche di riproduzioni per non vedenti: si chiama Serena Del Piccolo. Che ha voluto presentare i suoi lavori.
«Il primo passo è stato quello di effettuare le scansioni delle opere originali e, dai file, sono state ricavate le gigantografie. Poi, con l’ausilio della stampante a 3D abbiamo creato i vari pezzi che, poi, abbiamo pazientemente riassemblato. C’è stato anche un lavoro certosino di stuccatura. Il problema – ha svelato l’artista – era legato al fatto che dovevano essere posizionate all’esterno. Pertanto, sono state rivestite di vetroresina in modo da resistere alle intemperie». Il resto l’ha fatto la colorazione che ricorda, in maniera molto fedele, il bronzo.
In piazza Sant’Antonio è stata installata la riproduzione della scultura intitolata “Uomo che guarda il sole”.
Alla Transalpina, invece, fa bella mostra di sé la scultura “Starnuto” con, in entrambi i casi, le fronti aggrottate e le caratteristiche smorfie. Tramite QR Code, cittadini e turisti possono scoprire le opere originali custodite a Palazzo Coronini Cronberg e la loro storia.
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