Testimoni di Geova: in 5mila al PalaRubini

In città si svolgerà il più importante dei tre raduni annuali: in arrivo fedeli da tutta la regione e dal Veneto orientale Giovani, famiglia e crisi mondiale i temi di riflessione
Foto Bruni 28.06.13 Testimoni di Geova al palaRubini
Foto Bruni 28.06.13 Testimoni di Geova al palaRubini

Sono rare le occasioni in cui una folla riempie il PalaRubini eppure l'atmosfera all'interno del palazzetto resta quieta come in un'aula scolastica. L'assemblea di distretto dei Testimoni di Geova, il più importante dei tre raduni annuali di questa comunità religiosa, è una di queste: circa cinquemila persone, provenienti da tutta la regione e dal Veneto orientale, si sono riunite a Trieste per una tre giorni fatta di riflessione, conferenze, rappresentazioni drammaturgiche delle Sacre scritture. "La Parola di Dio è verità" è il titolo dell'edizione di quest'anno, la seconda che i Testimoni scelgono di ambientare in città. L'evento, cominciato venerdì, si concluderà oggi.

Gli spalti pieni di persone vestite a festa, famiglie e bambini, danno un'idea della grande consistenza di questa comunità, che spesso costituisce una presenza silenziosa e poco appariscente all'interno del tessuto sociale cittadino e regionale. Sono presenti all'evento circa sessanta congregazioni - i gruppi locali formati da 80-100 persone - riunite a loro volta in tre circoscrizioni: il tutto forma, appunto, il distretto.

Il responsabile dell'Ufficio informazione pubblica, Cherubino Baldassin, spiga il senso dell'incontro: «Perché diciamo che la Parola di Dio è verità?», spiega: «Perché non si tratta di un'astrazione, ma di una serie di principi che una volta applicati migliorano la vita delle persone».

E i principi enunciati nelle Scritture fungono per i Testimoni da chiave di lettura per tre grandi temi dell'oggi, argomenti portanti dell'assemblea: «Ovvero i giovani, la famiglia e la crisi mondiale - dice Baldassin -. La Parola aiuta i giovani a dare un senso alla loro vita, evitando stili di vita dannosi; aiuta le famiglie a restare unite in un momento in cui impera la disgregazione famigliare; aiuta chi, come tutti, deve affrontare questi difficili momenti economici e sociali».

Il messaggio viene articolato nel corso della tre giorni con una lunga lista di interventi e simposi, tenuti da relatori provenienti dal distretto o dalla sede centrale di Roma. «Non ci sono solo conferenze - aggiunge Baldassin -. Si svolgono anche incontri in cui le persone portano la loro testimonianza, così come rappresentazioni drammaturgiche». Ieri si è svolto il discorso pubblico, intitolato "Che cos'è la verità?", rivolto appositamente ai cittadini che non conoscono la comunità dei Testimoni di Geova: «Tutta la tre giorni è aperta al pubblico - precisa Baldassin -, ma il discorso pubblico è stato scritto proprio per portare il nostro messaggio al di fuori dalla comunità, per aprirci alla cittadinanza nel suo insieme».

Al termine dell'evento i Testimoni provvederanno in autonomia a restituire pulito il Palatrieste, perché «non si può predicare bene e poi razzolare male».

L'intera organizzazione dell'assemblea è stata finanziata con le donazioni volontarie dei «fratelli»: «Da noi non si fanno collette - conclude il responsabile -, ognuno offre quanto vuole e quanto può. Che noi si riesca a farlo è la prova che la Bibbia ci rende molto generosi».

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