Tomba di de Henriquez in stato di abbandono Si lavora a un recupero

Simone Modugno



Da vivo, Diego de Henriquez dormiva in una bara di legno con un pesante elmo tedesco calato sulla testa e una maschera da samurai sul viso, con l’intento di non far sfuggire i pensieri notturni e ritrovarli al risveglio. La sua attuale sepoltura non sembra essere all’altezza del contributo che ha dato alla vita culturale di Trieste. Così il Comune si impegna ora a promuovere il restauro della tomba dello studioso e collezionista di cimeli bellici, che ha collaborato alla creazione del Civico museo della Guerra per la Pace, intitolato a suo nome dopo la morte. La richiesta è giunta da Salvatore Porro di Fratelli d’Italia, che durante un sopralluogo nell’ex Cimitero militare di via della Pace aveva constatato «lo stato indecoroso in cui si trova la sua tomba». Ha perciò presentato una mozione - discussa ieri in seno alla Terza commissione consiliare - che ne richiede il restauro, con lo scopo di onorare la «memoria di questo concittadino benemerito», e che è stata accolta favorevolmente dall’assessore comunale ai Lavori pubblici Elisa Lodi. La quale ha però riferito nell’occasione di aver effettuato delle ricerche e di aver così scoperto che la tomba risulta ancora in concessione ai famigliari dello studioso stesso, quindi l’attività manutentiva spetterebbe a loro e non al Comune.

Nonostante ciò, Lodi si è impegnata a contattare i famigliari affinché si possa valutare assieme un intervento di restauro. Se oggi è ormai riconosciuto il valore della figura di Diego de Henriquez, il mistero che avvolge invece la sua morte non è mai stato veramente risolto. Fu trovato morto il 2 maggio 1974 nel magazzino di via San Maurizio, che era la sua dimora e che quella notte andò misteriosamente a fuoco. Secondo una delle ipotesi più inquietanti, dietro l’incendio ci potrebbe essere stata la mano dei collaborazionisti del nazismo, che temevano di essere identificati tramite le scritte che lo studioso aveva raccolto sui muri della Risiera di San Sabba.—



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