Tommasini: lascio una Gradisca più bella di quella che ho trovato

GRADISCA. «Siamo qui perchè Linda rappresenta la voglia di cambiare marcia e un modo di fare politica disinteressato. Qui, a differenza di altri schieramenti, non vi sono potenziali conflitti di interesse». Può essere sintetizzato così il leit motiv della serata con cui nella sala civica Bergamas, il centrosinistra gradiscano si è compattamente presentato alla città con le 4 liste che sostengono la candidatura a sindaco della 41enne Linda Tomasinsig, assessore uscente della giunta Tommasini. I candidati al consiglio comunale delle liste Cambiamo Verso Gradisca, Rifondazione- Comunisti Italiani, Obbiettivo Gradisca Con Linda e del Partito Democratico si sono presentati sul palco del teatro con sobrietà e semplicità e – per i non pochi debuttanti – anche con una tangibile emozione. Anche lei, Linda, era emozionata ma serena. «Rinfrancata – ha affermato – dall'andamento del dibattito tv dell'altra sera e dai numerosi attestati di stima dei miei compagni di viaggio. Vi assicuro che il vostro sostegno in questo momento è estremamente apprezzato».
L'intervento della candidata è stato preceduto dal saluto del sindaco uscente, Franco Tommasini, che è apparso piuttosto deciso a mettere i puntini sulle “i”. Sa bene, il primo cittadino, che il “nuovo” Centrosinistra in questa campagna elettorale è in equilibrio fra svolta e continuità con la sua amministrazione. «Linda è stata il mio assessore per 5 anni e in consiglio comunale per altri 5 – le parole di Tommasini – per questo motivo mi sembrerebbe assurdo glissare sul passato o addirittura negarlo. Alla candidata – ha rivendicato con orgoglio Tommasini - lasciamo una città più bella di come l'abbiamo trovata, un comune messo in sicurezza dal punto di vista finanziario nonostante molte vicissitudini, e tante opere già finanziate. Spero che negli incontri e dibattiti che si susseguiranno sia riconosciuto questo tesoretto che lasciamo in eredità. A Linda dico: cercate di rinnovare e migliorare, senza dimenticare il passato. Il resto lo faranno gli avversari, che non perdono occasione di fare spot per noi con polemiche che erano vecchie già 5 anni fa».
Tomasinsig ha affermato di essere “confortata e motivata” dalle parole del sindaco, e di avere maturato in questi 10 anni «un bagaglio di esperienze e competenze. Tante cose sono state fatte, molte riuscite, altre da migliorare o da aggiungere. Il nostro gruppo di lavoro ha affrontato un percorso democratico molto lungo per arrivare alla mia candidatura e alla stesura di un programma condiviso. La crisi che 5 anni fa solamente immaginavamo ora è reale. Servono scelte sostenibili: sogno una Gradisca a misura di bambino e famiglie, capace di valorizzare le sue potenzialità culturali e turistiche, di difendere il paesaggio e le fasce deboli». Quindi parola alle 4 liste, due partiti tradizionali e due civiche, che sostengono la lunga rincorsa della Tomasinsig a palazzo Torriani. CambiamoVersoGradisca, introdotta da David Cernic («Abbiamo scelto lei non perchè amministratore uscente o tesserata Pd, ma perchè intellettualmente aperta e onesta»), Rifondazione-Comunisti Italiani con il candidato più giovane, Stefano Aschi («Linda riavvicinerà i gradiscani alla cosa pubblica»), Francesco Sciapeconi per Obbiettivo Gradisca («Siamo la testimonianza che c'è continuità con la passata amministrazione, Linda è una garanzia perché non ha conflitti di interesse» ha affermato suscitando applausi) e il Pd con il segretario Marco Zanolla e l'accorata presentazione della sua vice, Francesca Colombi: «Siamo qui per rinnovare, non per rottamare. La correttezza ed entusiasmo di Linda ci hanno portato qui».
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