Toponomastica estesa a sentieri e alberi

A Monfalcone si potrà intitolare anche gli alberi più significativi e i sentieri e non solo vie o impianti sportivi. È una delle possibilità incluse nel nuovo Regolamento toponomastica, licenziato dalla commissione consiliare Cultura e che dovrebbe andare all’esame del Consiglio comunale il 24 giugno. Per la prima volta la città potrà beneficiare di un regolamento che disciplina la materia, definendo il ruolo della commissione e dell’amministrazione e i criteri per la presentazione delle richieste.
Il nuovo presidente della commissione Cultura, Paolo Masella, ha voluto prevedere la possibilità di legare alberi o sentieri a persone o associazioni che si sono distinte per l’impegno civile a favore della natura, dei temi dell’ecologia e dell’ambiente. Masella sottolinea di aver raccolto, nel portare avanti il lavoro sul regolamento, gli spunti della collega Lucia Giurissa, sostituita alla presidenza della commissione. Il regolamento disciplina il settore della toponomastica comunale, con l’obiettivo di arrivare a una razionale e sistematica gestione della denominazione delle vie cittadine e delle nuove aree. A fornire le indicazioni su nuove intitolazioni o il cambio di nome di vie e piazze al Comune, chiamato poi a deliberare in merito, sarà la commissione consiliare Cultura. Per esprimere il proprio parere la commissione potrà avvalersi anche di esperti esterni, ma solo a titolo gratuito. Le proposte di intitolazione possono essere avanzate, oltre che dall’Ufficio toponomastica, associazioni, enti pubblici e privati, comitati e singoli cittadini, purché esse siano debitamente motivate e corredate da biografie o informazioni storico-culturali. Per l’attribuzione di nuovi toponimi dovranno essere rispettati, comunque, oltre che la toponomastica preesistente, i criteri stabiliti dal regolamento per l’intitolazione di aree di circolazione. Come da normativa, continueranno a non poter essere intitolate aree di circolazione a persone che non siano decedute da almeno 10 anni, fatta eccezione per i caduti di guerra o per causa della libertà, come riconosciuto dalle organizzazioni internazionali.
Per il regolamento è da evitare l’attribuzione della stessa denominazione a piazza, piazzale, via, viale, vicolo, largo, onde eliminare possibili confusioni. È da evitare anche, salvo inderogabili eccezioni, il cambio di denominazione delle aree di circolazione per non variare la valenza storica della denominazione del territorio e non arrecare disagi e danni economici agli abitanti e alle attività interessate. In caso di cambiamento di denominazione dell’area di circolazione dovrà essere indicata sull’apposita targa anche la denominazione precedente. Il regolamento prevede delle sanzioni, da 25 a 500 euro, a carico di chi danneggi o non renda visibili dalla strada le targhe o a carico dei proprietari o amministratori di stabili che non rispettino l’obbligo di prendersi cura di targhe e numeri civici collocati sul loro immobile.
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