Tour alla scoperta del paese di Melania Trump

TRIESTE. Tutti in gita al paese di Melania Trump. Se fino a poco tempo fa i turisti in arrivo a Trieste chiedevano escursioni alla scoperta del territorio, ora il trend è cambiato. E gli operatori si adeguano. Insomma ok castelli e musei, bene le degustazioni, ma richiestissima da qualche settimana è una tappa a Sevnica, cittadina slovena che ha dato i natali alla moglie del neo presidente degli Stati Uniti, Donald Trump.
Ad accogliere le richieste di numerosi gruppi è il direttore del Savoia Excelsior Palace, Riccardo Zanellotti, che insieme a un’agenzia cittadina ha lanciato il tour “The First Lady Home Town & Slovenia”, che partirà a breve. A lui infatti tanti turisti si sono rivolti desiderosi di recarsi dove è cresciuta la consorte di Trump. «È nata così l’idea proporre una chicca che piacerà agli americani e non solo - spiega Zanellotti - è stato avviato il tour “The First Lady Home Town & Slovenia”, con partenza da Trieste, passando e pranzando nelle campagne della Slovenia, per arrivare nel paese di origine della First Lady con una degustazione speciale, essendo il luogo famoso per i suo vini e per la torta dal nome “proibito”».
E il direttore si riferisce alla “torta Melania” realizzata da una pasticceria di Sevnica, ma bloccata dall’entourage della Trump, che non ha gradito l’utilizzo del nome abbinato al dolce. Poco male, la notizia intanto ha fatto il giro del mondo, regalando comunque un po’ di notorietà al locale. Pare, tra l’altro, che nel frattempo siano spuntate anche altre golosità dedicate all’ex modella: meglio ricordare però, come già sottolineato dai legali della donna, che Melania Trump è un marchio depositato.
Bisticci culinari a parte la cittadina comunque si gode la fama improvvisa e si prepara ad accogliere ondate di turisti curiosi. Ma quanto costa una gita organizzata alla scoperta delle origini di Melania? «Circa 200 euro a testa - spiega Zanellotti - che comprendono il pernottamento con prima colazione al Savoia, l’autista con mezzo privato per gli spostamenti in Slovenia, con giro turistico, pranzo e quindi la visita a Sevnica. Il principale mercato a cui ci rivolgiamo, viste le richieste, è sicuramente quello americano, ma per esperienza crediamo che la novità sarà apprezzata anche da altri turisti, anglosassoni in primis».
E a ben vedere dai dati sulle provenienze di chi ha alloggiato al Savoia Excelsior Palace nel 2016 sorprende proprio il numero di turisti a stelle e strisce, numeri che Zanellotti snocciola con soddisfazione. «Da gennaio abbiamo registrato 22.729 clienti italiani, 9.120 austriaci, 7.866 americani, 5.989 tedeschi, 3.600 inglesi, 2.702 svizzeri, 2.377 francesi, 1.887 australiani, 1.790 finlandesi, 1.472 serbi, 1.428 spagnoli, 3.200 di altri Paesi Europei, 529 cinesi e 533 russi, per un totale di circa 60.800 presenze previste a fine anno. Questo vuol dire 37% di italiani e 63% di stranieri».
Starhotels ha investito 54 milioni di euro su Trieste, dando lavoro a 87 persone. «Si spazia dall’agenzia specializzata nel congressuale a quella che si occupa di sport in bicicletta, e poi tour enogastronomici e culturali. Gli sforzi per far crescere i flussi turistici richiedono investimenti importanti, soprattutto perché la destinazione è poco conosciuta, di difficile raggiungibilità e non possiede molte attrattive di interesse in alcuni segmenti che potrebbero davvero fare una grande differenza economica nel settore turistico. Poi - conclude Zanellotti - vengono tutte quelle iniziative che non portano volumi importanti, ma fanno parlare di sé quando rientrano nei loro Paesi di origine, come il giro sulle due ruote di un gruppo motociclisti che arrivano dall’Argentina e che organizziamo ogni anno, e ancora il tour “3 Countries in 3 days” (Italia, Croazia, Slovenia) o la visita alle cantine del Carso e alle osmizze».
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