Tra le sessanta linee di confine più particolari nel mondo

E dire che la Transalpina viene considerato un “confine da visitare”. La piazza tra Gorizia e Nova Gorica è stata, infatti, inserita tra le sessanta linee di confine più particolari del mondo, accanto ai confini tra Usa e Messico, o tra la Russia asiatica e quella europea.
È la selezione effettuata dal sito web “Architecture and Design”, che ha raccolto immagini e storie dai cinque continenti: dai confini divenuti luoghi di pace e fratellanza a quelli dove ancora svettano reti e filo spinato, dai confini che hanno diviso una stessa città a quelli che ancora oggi sono sorvegliati dagli eserciti.
Una selezione molto ricca e curata nella quale è stata inserita anche la nostra città, e in particolare l’immagine di piazza Transalpina, primo simbolo goriziano di un confine che non c’è più.
Dalla stazione ferroviaria, prima italiana poi slovena, al mosaico centrale che ricorda l’ingresso della Slovenia nell’Unione Europea, e che a sua volta racchiude il cerchio centrale dove resta segnata la linea di confine. Italia da una parte, la Slovenia appena un passo più in la.
«I confini - scrive Architecture and Design per presentare la galleria fotografica - diranno spesso molte cose sulle relazioni tra i paese. Tra paesi amici, specialmente nell’area Schengen, i confini sembra quasi non esistano, marcati da nulla più che una linea o un segnale stradale. Altri sono delineati da confini naturali, come fiumi e montagne, altri sono confini artificiali creati interamente dall’uomo, posti di guardia e zone demilitarizzate».
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