Traditi dalle scarpe da skate e dal tatuaggio

Catturata la “coppia della balestra”, responsabile di due colpi a fine maggio. Decisivi gli indizi resi dai filmati delle telecamere
Di Corrado Barbacini
Lasorte Trieste 16/07/16 - Questura, Conferenza Stampa, Arresto Rapinatori
Lasorte Trieste 16/07/16 - Questura, Conferenza Stampa, Arresto Rapinatori

Un paio di scarpe da skateboard e un tatuaggio. Grazie a questi due particolari i poliziotti della Squadra mobile sono riusciti a risalire ai banditi che nello scorso mese di maggio avevano messo a segno la rapina con la pistola al supermercato Cad di via Paisiello e quella, utilizzando una balestra, alla farmacia di via Baiamonti. I nomi sono quelli di Jacek Gwarda, 25 anni, nato in Polonia, e di Cristian Bertotto Martini, 27 anni, triestino. Sono stati raggiunti l’altro pomeriggio da un’ordinanza di custodia cautelare del Gip Giorgio Nicoli emessa su richiesta del pm Matteo Tripani, il magistrato titolare delle indagini. Domani i due malviventi compariranno davanti al giudice per le indagini preliminari per l’interrogatorio di garanzia.

I poliziotti della Mobile diretti da Marco Calì li hanno presi, appunto, grazie a questi due particolari, solo apparentemente insignificanti. E, poi, grazie a un pizzico di fortuna. Pochi giorni fa infatti, nel corso di un controllo in un bar di via Zorutti, gli agenti hanno notato un giovane che indossava proprio quelle particolari scarpe da sketeboard che erano state per l’appunto “immortalate” dalle telecamere a circuito chiuso del supermercato Cad di via Paisiello.

Così gli investigatori della polizia, che hanno cominciato a monitorare quel giovane, hanno scoperto in breve anche un altro particolare. Quello di un piccolo tatuaggio, che avevano intravisto sempre attraverso l’esame dei filmati delle telecamere a circuito chiuso. Insomma, due coincidenze hanno fatto una prova. Non è stato poi difficile avere la conferma che si trattava di uno dei due banditi: Cristian Bertotto Martini. In breve il cerchio si è chiuso anche sull’altro, Jacek Gwarda. Che poi è stato riconosciuto dai testimoni. E così, in breve, sono scattati gli arresti.

Il primo colpo era stato messo a segno, come detto, al supermercato di via Paisiello, il 24 maggio, all’ora di chiusura. I due banditi - uno era armato di pistola - avevano fatto irruzione. La cassiera, come si vede dalle immagini, terrorizzata aveva alzato le mani. E mentre un malvivente - quello delle scarpe e del tatuaggio - puntava l’arma contro la dipendente, l’altro aveva arraffato il denaro: in tutto, si era saputo poi, 700 euro. L’incursione era durata pochi minuti. Poi la fuga. E, come sempre accade, dopo pochi minuti erano arrivate le volanti. Dei malviventi in quel momento nessuna traccia, se non quei particolari - scoperti dopo qualche giorno grazie ai filmati - delle scarpre da skateboard e del piccolo tatuaggio che, così si vedeva, il bandito si copriva con la manica della felpa per tentare di nasconderlo.

Dopo pochi giorni era stato messo a segno il secondo colpo, attribuito dagli investigatori ai due malviventi. Quello alla farmacia di via Baiamonti, avvenuto il 30 maggio. Anche in questo caso ad agire era stata una coppia di banditi. Ma in questo caso era stata utilizzata una balestra per spaventare la farmacista. Il bandito l’aveva puntata contro la donna e poi l’altro era scattato a razziare i soldi. Rilevante il bottino: 2500 euro.

Le immagini del colpo al market erano state confrontate con quelle registrate nella farmacia. Così erano emerse appunto molte analogie. Al punto che si era fatto largo il sospetto, poi confermato con le testimonianze, che si trattasse degli stessi banditi. I quali avevano cambiato l’arma passando dalla pistola - probabilmente finta - alla balestra. Ma il tatuaggio e le scarpe erano sempre quelle. E così anche la felpa, poi riconosciuta da un testimone. Insomma: incastrati. Cristian Bertotto Martini è stato raggiunto dalle forze dell’ordine nella sua casa in via Orlandini. L’altro invece era a Mogliano Veneto in un centro per tossicodipendenti, dove, nel frattempo, era stato accolto. Per entrambi l’accusa è di rapina aggravata.

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