“Trasparenza”, esordio di Manuela Declich

L’esordio come presidente della Commissione Trasparenza non è stato dei più semplici, e neppure breve visto che è durato oltre due ore. Manuela Declich, 39 anni (li compirà il 12 agosto) del Popolo della Libertà ma in quota Forza Italia, ha sostituito Maurizio Ferrara nei giorni scorsi. Non è nuova a esperienze istituzionali, nella scorsa legislatura (sindaco Dipiazza) era a capo della quinta Commissione, quella che si occupa di Cultura e Sport. Sposata, una figlia di un anno e mezzo, Manuela Declich è l’unica donna presente nella Commissione Trasparenza.
Ieri l’esordio con, all’ordine del giorno, l’incontro chiesto dalle organizzazioni sindacali sull’appalto dei servizi alle strutture residenziali, in particolare quello affidato alla Cooperativa Elleuno di Casale Monferrato, argomento già trattato durante una precedente seduta della Commissione nello scorso mese di luglio.
I sindacati allora, e in parte lo fanno anche oggi, avevano criticato l’appalto di assistenza delle case di riposo del Comune affidato alla ditta piemontese perchè presentava “delle problematiche relative alle inadempienze riscontrate nella casa di riposo gestite dalla Cooperativa Elleuno”: il Centro per l’anziano, la casa Bartoli, la residenza Gregoretti e la Casa Capon.
Le “carenze” all’interno della coop riguardavano l’assenza di relazioni sindacali, il mancato pagamento dell’elemento retributivo di garanzia a parte dei lavoratori, il mancato rispetto degli accordi del contratto di lavoro, l’alto numero di precari con contratti di varie tipologie, la difficoltà a esercitare il diritto di sciopero, incarichi di lavoro pesanti, ausili e presidi assistenziali guasti o insufficienti. Oltre, e questo è stato un punto più dibattuto, la mancanza della formazione obbligatoria sulla sicurezza del lavoro, dove in un anno ci sono stati 18 infortuni.
Su queste “anadempienze e inquietudini” sulle quali deve esserci l’obbligo di verifica sulla qualità dei servizi da parte del Comune, i sindacalisti presenti ieri alla riunione della Commissione - Moro della Cgil e Schiraldi della Uil - hanno dichiarato che dopo un incontro, la Elleuno ha condiviso alcuni punti, mentre su altri la discussione è ancora in atto. Ma i sindacati hanno sottolineato “ancora una volta” come nei bandi di gara sia indispensabile da parte dell’amministrazione comunale chiedere a chi concorre la massima trasparenza, non solo finanziaria. Questo per non arrivare alla situazione presentata dalla Cooperativa Elleuno.
«Quando si parla dell’affidamento dei servizi di assistenza alle persone - ha sottolineato la neo presidente Manuela Declich - è doveroso ed essenziale tenere bene a mente che si vanno a toccare due categorie deboli, gli anziani o le persone svantaggiate e i lavoratori con scarsa tutela. Ambedue le situazioni debbono trovare pronta l’amministrazione comunale a intervenire in qualsiasi momento quando si presentano delle problematiche. Gli appalti devono essere affidati a ditte o cooperative che rispettino in pieno gli elementari diritti di chi svolge e a chi è rivolto il servizio».
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