Travolta dal fallimento scompare l’Eurocos

Solo per gli operai l’esposizione finanziaria della Srl supera i 100mila euro cui si aggiungono i crediti vantati dai fornitori. Molti i cantieri bloccati
Bonaventura Monfalcone-13.10.2011 Edificio in costruzione-Lavori fermi Eurocos-Staranzano-foto di Katia Bonaventura
Bonaventura Monfalcone-13.10.2011 Edificio in costruzione-Lavori fermi Eurocos-Staranzano-foto di Katia Bonaventura

di Laura Borsani

Una delle più importanti imprese edili di Monfalcone sparisce dal mercato, inghiottita dalla procedura fallimentare. Si tratta della Eurocos Srl, dei fratelli Simone e Luca Visentin, per la quale è già stato avviato il procedimento, affidato ai commissari liquidatori. Si parla di una ventina di dipendenti e di un’esposizione finanziaria stimata, solo per i lavoratori, almeno attorno ai 100mila euro.

La sentenza di fallimento risale al 29 luglio scorso, contro la quale peraltro i due imprenditori monfalconesi hanno opposto ricorso. L’impresa di costruzioni, con sede in via Chico Mendes 2, in zona industriale Schiavetti, è nata nel 1996, dopo che il padre degli attuali titolari, agli inizi degli anni Novanta, era incorso in un’altro fallimento.

Sono una ventina, dunque, i dipendenti in città, tra impiegati e operai. Ai tempi di maggiore espansione, l’azienda aveva raggiunto anche una cinquantina di occupati.

Le prime avvisaglie risalgono all’agosto dello scorso anno, quando si sono registrati ritardi nei pagamenti degli stipendi, ritardi che avevano interessato anche i fornitori. I lavoratori si sono pertanto rivolti ai sindacati, denunciando il reiterato mancato pagamento delle mensilità spettanti. «I dipendenti - ha spiegato Livio Menon, della Fillea–Cgil - si sono rivolti a noi nel novembre scorso. Abbiamo quindi proceduto alla ingiunzione di pagamento nei confronti dell’impresa per poi approdare al licenziamento per giusta causa al fine di poter percepire l’assegno di disoccupazione».

E a fine luglio è scaturita la sentenza del Tribunale di Gorizia di dichiarato fallimento, in virtù non solo delle mancate corresponsioni nei confronti dei lavoratori, ma anche dell’esposizione in ordine alle imprese dell’appalto.

Si ipotizza che, solo per quanto riguarda i dipendenti, tra mensilità e straordinari non percepiti e il Trattamento di fine rapporto, l’ammontare si aggiri attorno alle centinaia di migliaia di euro. Ciò, peraltro, senza contare la parte contributiva e quella spettante dalla Cassa edile.

Attualmente, spiega ancora Livio Menon, il sindacato ha avviato le procedure ai fini del recupero del credito vantato dai lavoratori, attraverso il commissario liquidatore, ma anche avvalendosi del Fondo di garanzia dell’Inps. «Confidiamo di poter chiudere questa vertenza - ha aggiunto il sindacalista - per la prossima primavera».

L’impresa rappresenta una delle realtà edili più significative del Monfalconese, che in passato ha ottenuto numerosi appalti, anche pubblici, come per il Tribunale di Tolmezzo e per l’Ater dell’Alto Friuli. In città l’impresa aveva assunto un appalto sempre per conto dell’Ater. A Staranzano sempre la Eurocos ha aperto un’altro cantiere, ora in stato avanzato di realizzazione, un condominio situato nell’area del polo scolastico. L’edificio in costruzione è tuttora imbragato nelle impalcature. tutto fermo.

Una situazione critica, dunque, alla luce della procedura fallimentare, per la quale i fratelli Visentin hanno opposto ricorso. Prima del procedimento deciso dal giudice, nel maggio scorso, è stata costituita un’altra società, la Villas Costruzioni. È stato tentato il concordato per Eurocos, al fine di recuperare attraverso la neocostituita impresa, gli appalti in corso.

Ma a luglio il giudice ha dichiarato il fallimento. L’impresa vanta una lunga tradizione di famiglia, già portata avanti dal padre dei fratelli Visentin, assime agli zii, ma anche allora, agli inizi degli anni Novanta, a seguito di una condotta poco oculata, venne decretato il fallimento.

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