Treni rumorosi, cresce la protesta Scoccimarro: «L’Arpa controllerà»

sterle trieste samer e co shipping traffici
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Assieme alla crescita dei traffici commerciali ferroviari, aumenta anche il disagio degli abitanti di Barcola e Grignano per i rumori provocati dal passaggio dei treni nei pressi delle loro case. Ma ci potrebbero volere ancora anni prima di vedere una soluzione, poiché questa tratta non è attualmente in cima alla classifica degli interventi prioritari sulla rete ferroviaria nazionale.

La questione è stata dibattuta nel corso della sesta commissione comunale, alla quale hanno preso parte anche l’assessore regionale all’Ambiente, Fabio Scoccimarro, e Cinzia Giangrande della direzione tecnica di Rfi. Il comitato di cittadini della zona aveva inviato oltre sette mesi fa al Comune e a Rfi una lettera per esporre il problema e chiedere informazioni sulla ventilata installazione di alcuni pannelli fonoassorbenti.

Interventi che erano stati auspicati dall’approvazione nel dicembre 2018 del “Piano Comunale di Classificazione Acustica del Comune di Trieste”, che invitava l’amministrazione ad attivarsi presso la Regione e i ministeri competenti per garantire la priorità dell’adeguamento delle infrastrutture. «Siamo ben felici che il traffico del porto sia in ascesa e sappiamo che l’intermodalità con la ferrovia rappresenta uno dei suoi sviluppi principali. Ciò non toglie che comporta nocumento a 30 mila abitanti della zona di Barcola, che da oltre 15 anni aspettano una serie di interventi dal gestore delle ferrovie» ha affermato il consigliere comunale Michele Babuder (Forza Italia). Come ha spiegato Cinzia Giangrande di Rfi, il piano degli interventi di contenimento e abbattimento del rumore è stato redatto in origine nel dicembre 2003 e prevedeva una serie di lavori sul territorio nazionale da svolgere in un arco di 15 anni.

L’ultima mappatura acustica degli assi ferroviari principali è stata conclusa nel dicembre 2016 ed era finalizzata all’aggiornamento del piano d’azione e dei relativi indici di priorità. Tra gli interventi previsti è presente anche quello relativo alla tratta Trieste-Monfalcone nelle zone di Barcola e Grignano, che in quell’occasione avevano risalito la “classifica” passando rispettivamente dal tredicesimo posto al decimo e dal quindicesimo al dodicesimo. Infatti, l’ordine in cui essi vengono svolti dipende dal grado di priorità assegnato all’interno di una “classifica” stilata ogni 5 anni durante la conferenza Stato-Regioni: la prossima si svolgerà nel 2020 e le Regioni saranno rappresentate dalla Sardegna. Ciò significa che ogni modifica al piano degli interventi deve ottenere il consenso di tutte le Regioni interessate, rivelandosi quindi un iter tutt’altro che semplice.

Durante l’ultima riunione della Sesta Commissione l’assessore regionale all’ambiente Fabio Scoccimarro (che conosce bene la questione in quanto residente in una zona interessata dal passaggio dei treni) si è impegnato ad aumentare i controlli sull’inquinamento acustico attivando l’Arpa e, allo stesso tempo, a far leva sul suo omologo sardo per far risalire Trieste nella classifica durante la prossima conferenza Stato-Regioni. –



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