Trenitalia Cargo torna alla riconquista del porto

Trenitalia Cargo alla riconquista del porto. Sembra il titolo di un film ma, numeri e prospettive alla mano (forse anche un treno per Mosca), è invece la sintesi di ciò che sta accadendo nello scalo triestino dopo la calata di operatori ferroviari stranieri di metà gennaio.
A inizio anno il braccio commerciale delle Ferrovie dello Stato poteva contare su 4 treni settimanali dal porto di Trieste. Oggi sono 22 e a fine 2012 saranno 32. Non c'è che dire, la concorrenza fa bene ai traffici.
Ma cosa è cambiato da gennaio ad oggi per smuovere Trenitalia Cargo? «Niente. Chi è entrato si è preso parte del nostro traffico, peraltro perdendo in quantità. Il vero traffico nuovo lo abbiamo portato noi».
Il commento è di Osvaldo Bagnasco, responsabile dei traffici intermodali dell'azienda di Stato. In realtà qualcosa è cambiato proprio nelle decisioni di Trenitalia, che ha investito e si è conquistata nuovi settori anche a seguito di una crescita dei traffici stessi, come riconosciuto dallo stesso Bagnasco. Non a caso la disamina è avvenuta ieri in occasione dell'illustrazione di un nuovo collegamento con il Lussemburgo (di cui avevamo già parlato su queste pagine), alla presenza dell'operatore turco Mars Logistic, rappresentato da Erdin Erengul e di Francesco Parisi, dal cui terminal del Molo VI prendono il via i treni da 500 metri con un carico di 32 rimorchi su vagoni speciali.
Ma, oltre ai numeri già sufficientemente chiari, sono le prospettive che lasciano ben sperare. Qui il protagonista è Alpe Adria, società di logistica partecipata da Autorità portuale, Trenitalia e Friulia (finanziaria regionale), pronta a far partire a dicembre un treno per Rostock (Germania del nord) dando il via al Corridoio Adriatico-Baltico, ma anche a progettare un nuovo collegamento con Mosca (assieme a Trenitalia), dal quale sperare in sviluppi decisamente interessanti.
«Nel frattempo, così come chiestoci dalla Autorità portuale – ha spiegato ieri Antonio Gurrieri, presente in veste di amministratore delegato di Alpe Adria - abbiamo ripreso il collegamento con Milano e rafforzato la direttrice su Padova, rendendolo di fatto una specie di “Shuttle metropolitano” con 7 treni a settimana. Un tanto perché siamo abituati a segnalare i treni quando sono programmati e non occasionali come talvolta leggo sulla stampa».
Un riferimento quest'ultimo, neanche tanto velato, al treno da Capodistria a Milano che pare non abbia caratteristiche di continuità. «Ringrazio gli operatori perchè portano ricchezza in un momento di crisi – ha commentato la presidente dell'Authority triestina, Marina Monassi - . Questi sono collegamenti ferroviari in piena linea con quanto voluto dall’Unione Europea in fatto di intermodalità green a basso impatto ambientale, con riduzioni di emissioni di anidride carbonica».
Riccardo Coretti
Riproduzione riservata © Il Piccolo