Trenta eco-gavitelli per i diportisti Golfo di Panzano come la Dalmazia

Nel golfo di Panzano come nelle isole della Dalmazia, a braccetto, e non in senso lato, con il Parco delle Incoronate: trenta gavitelli per le imbarcazioni dei diportisti che desiderano fermarsi, fare il bagno, oziare e stare nella natura. Ma in maniera ecologica senza utilizzare più l’ancora. E allo stesso tempo il ripopolamento delle fanerogame e della poseidonia, la vegetazione del fondale. Monfalcone ancora una volta diventa una zona pilota di un progetto europeo (stilato da Lucio Gregoretti e il suo ufficio) che è stato vinto dal Comune che ha fatto gruppo con il parco brindisino delle Dune Costiere (da Torre Canne a Torre San Leonardo) e il parco nazionale delle Incoronate in Croazia. Quasi due milioni di euro divisi su vari capitoli per ogni singola zona la cui fetta più rilevante (oltre 366 mila euro) andrà proprio per l’ intervento nel tratto di mare del litorale monfalconese fino alle foci dell’Isonzo.
Da una parte migliorare la conservazione delle praterie di fanerogame sul fondale marino e agevolare il ripopolamento, dall’altra il rispetto e lo sviluppo dei flussi turistici dei diportisti. Due obiettivi raggiunti con il progetto Saspas che, per preservare i fondali, prevede innovativi sistemi di ancoraggio per le imbarcazioni da una parte e dall’altra trapianti pilota nelle aree coinvolte. Un progetto che è stato illustrato ieri mattina in Comune a Monfalcone. Già nel mese di maggio la costa fra l’Isola dei Bagni e la Cona vedrà la sistemazione dei nuovi ancoraggi “environmental-friendly” che successivamente saranno collocati nell’area delle Incoronate e in Puglia.
«Il nostro è l’ambito ideale per questa innovazione – come hanno spiegato il sindaco Anna Cisint e il referente scientifico Andrea Rismondo – in quanto caratterizzato da importanti coperture di fanerogame marine grazie alle condizioni ancora fortemente naturali nelle quali si trovano i bassi fondali, connotati da una morfologia variabile e da apporti fluviali consistenti e privi di pesanti opere artificiali». Le due azioni principali riguarderanno la ripopolazione in forma estesa della poseidonia e specie consimili e la messa a punto del nuovo sistema di ancoraggi ecologici di cui una trentina nel golfo di Panzano. I trapianti, che riguarderanno circa 100 metri quadrati, avranno una funzione decisiva per consolidare i sedimenti costieri, rallentando i fenomeni erosivi, grazie alla loro trama radicale con la quale si “abbarbicano” al fondo e per promuovere la cattura dei fattori inquinanti del fondo, contribuendo a limitare la torbidità, nonché per creare l’habitat adatto allo sviluppo degli organismi marini e lagunari che garantiscono l’equilibrio biologico del mare. —
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