Trieste a lezione di storia In città la rassegna Laterza

Un ciclo di nove incontri al Ridotto del Verdi con il sostegno del Comune e di Hera Costerà 27mila euro. Si inizia domenica 27 ottobre con la Tergeste romana
Di Fabio Dorigo
Lasorte Trieste 03/10/13 - Consiglio Comunale, Dibattito, Turismo, Roberto Cosolini
Lasorte Trieste 03/10/13 - Consiglio Comunale, Dibattito, Turismo, Roberto Cosolini

Trieste a lezione di storia. Dopo Roma, Milano, Genova, Firenze e Torino approda anche qui l’iniziativa culturale di Laterza Agorà, la società organizzatrice di festival ed eventi della storica casa editrice di Bari. Il progetto, che si chiama proprio “Lezioni di storia - I giorni di Trieste”, è stato approvato ieri dalla giunta comunale su proposta dell’assessore alla Cultura Franco Miracco. «Abbiamo iniziato a parlarne un anno fa con la Laterza - spiega orgoglioso il sindaco Roberto Cosolini -. E siamo orgogliosi di essere riusciti a interessare la casa editrice che ha inserito Trieste nei suoi programmi». Si tratta di un ciclo di nove incontri, a ingresso libero, che si terranno di domenica mattina (dal 27 ottobre al 23 febbraio 2014) al Ridotto “Victor de Sabata” del Teatro Verdi (e in caso di grande affluenza direttamente in teatro).

Nel progetto triestino di “Lezioni di Storia”, che costerà al Comune quasi 27mila euro, è stato coinvolto il quotidiano Il Piccolo e come sponsor il gruppo Hera, la società che ha inglobato AcegasAps. Una formula adottata da Laterza Agorà nelle varie piazze: sede prestigiosa e sponsor unico di rilievo. L’obiettivo è mantenere la gratuità delle “lezioni” che vengono offerte alla cittadinanza. «Il ciclo di lezioni di Trieste, programmato a cavallo tra il 2013 e 2014 - spiega Cosolini - cade in un momento importante per due ragioni: è propedeutico in vista delle celebrazioni per il centenario della Grande Guerra (lo spartiacque tra la Trieste moderna e quella contemporanea) ed è utile a fare chiarezza sulle semplificazioni e banalizzazioni storiche sulla città e la sua appartenenza o meno all’Italia. È bene che la comunità riceva stimoli e informazioni per riflettere sulla sua storia ed evitare strumentalizzazioni di ogni tipo». Il riferimento al Movimento Trieste Libera è scontato. «La storia va vista nella sua complessità - continua il sindaco -. Altrimenti vengono presi i singoli pezzi, come l’allegato di un trattato, e si costruiscono stravaganti narrazioni».

Per arrivare al Territorio libero di Trieste si partirà da lontano. Il primo incontro, il 27 ottobre, si terrà sulla città antica (“Tergeste: la colonia romana” è il titolo) e avrà come protagonista Giusto Traina, docente di storia romana alla Sorbona di Parigi. Ogni incontro sarà introdotto da un giornalista del Piccolo. L’appuntamento con la Grande Guerra è in calendario per il 15 dicembre (“1914: Trieste deve tornare all’Italia”) con Mario Isnenghi, già docente di contemporanea a Padova, Torino e Venezia. La città della cultura sarà di scena, invece, il 12 gennaio (“1918: Finis Austriae”) con la presenza nota di Quirino Principe, già docente di Storia della musica all’Università di Trieste e attualmente docente all’Università di Roma Tre. I temi caldi verranno trattati a febbraio: il 9 si parlerà della città in bilico (“1945: la corsa per Trieste”) con Raul Pupo, docente di Storia contemporanea all’Università di Trieste, e il 23 della città contesa (“1954: la restituzione di Trieste”) con Andrea Graziosi, docente di storia contemporanea all’Università di Napoli “Federico II”. Un viaggio dentro il paradosso di una città che ha prodotto più storia di quanta ne abbia consumata.

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