Trieste, abbonamento scontato per 1.300 posti auto

Sono interessati al provvedimento i residenti del centro storico: ne stanno discutendo in giunta comunale nell’ambito del primo dettaglio attuativo del Piano del traffico approvato in luglio
sterle trieste parcheggi a pagamento zona ospedale maggiore
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«Primo e unico nostro intento è quello di favorire i residenti del centro storico con circa 700 posti auto 24 ore al prezzo agevolato di 62,50 euro al mese e altri 600 stalli notturni e festivi a una cifra ancora inferiore. Ne stiano discutendo e le nostre proposte verranno portate in Consiglio comunale. Tutto il resto è polemica pretestuosa di chi queste cose non le ha mai fatte». A Elena Marchigiani, assessore comunale a Pianificazione urbana, Mobilità e traffico, non sono piaciute alcune informazioni «false e prive di fondamento» riguardo a un passaggio particolare del nuovo Piano del traffico. Il documento generale ha ottenuto il sì, nel mese di luglio scorso, del Consiglio comunale, mentre la giunta di recente ha approvato il primo piano di dettaglio attuativo che dovrebbe essere operativo entro il mese di maggio.

Ma sulle indicazioni della giunta e su altre proposte ancora all’esame degli assessori e del sindaco è “scoppiata” una polemica innescata da alcune dichiarazioni del capogruppo di Forza Italia in Consiglio, Everest Bertoli.«Quasi 250 mila euro in meno per le casse comunali per mantenere le promesse dell’Amministrazione fatte prima dell’approvazione del Piano del traffico», accusa Bertoli. Che motiva così il suo attacco: «Il Comune di Trieste ha deciso di privarsi di 102 stalli blu (sui circa 800 che gestisce) tra via della Pietà (63) e Piazza Ospedale (39) per mantenere l’equilibrio economico finanziario di gestione di Saba Italia. Questo per garantire quegli sconti sugli abbonamenti che il Comune aveva promesso per far digerire ai residenti il nuovo Piano del traffico».

«Oltre a eliminare centinaia di posti liberi - aggiunge il capogruppo di Forza Italia - e aumentare di oltre un migliaio i posti a pagamento, spesso attorno alle strutture di Saba Italia, adesso il Comune incasserà 250 mila euro in meno, che magari coprirà con tasse nuove a danno di tutti i cittadini e l’aumento della Tasi è in agguato, per garantire le entrate a una società privata».

«Non so da dove Bertoli abbia ricavato quelle cifre - sottolinea Elena Marchigiani -, la cifra eventuale che il Comune perde e neppure la metà di quella. Ma il problema è un altro: questa amministrazione sta cercando di ragionare su come agevolare i cittadini residenti in alcune zone della città e ne stiano parlando con Saba Italia per contenere il costo degli abbonamenti. È una discussione ancora in atto e che, una volta definiti tutti i particolari, avrebbe un valore temporale. Diciamo un anno, trascorso il quale valuteremo con Saba un po’ tutta la questione stalli».

L’assessore si sta occupando da mesi in prima persona del Piano del traffico con tutte le conseguenze politiche, le polemiche, i rapporti con le circoscrizioni e la minoranza non sempre idiliaci, ma le cose dette da Bertoli proprio non le vanno giù. «Il provvedimento per entrare in vigore deve essere approvato dal Consiglio - osserva la Marchigiani - e il capogruppo di Forza Italia dovrebbe saperlo. Capisco che loro non si sono mai occupati di questi problemi. La nostra intenzione invece è di togliere la auto dalla strada e presentare una città più vivibile».

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