Trieste "adotta" le startup scoperte da Teorema e Area Science Park

Da Foodchain che traccia i prodotti alimentari ad Emoj che cattura il consumatore. Previste sinergie con sei aziende del territorio tra cui Fincantieri, Illy e Principe

In Italia ci sono 6mila startup (anche se non tutte lo sono davvero) e 109 incubatori. Due a Trieste. Se la loro creazione «è il modo per bilanciare la morte delle aziende», come si è affermato ieri al summit dedicato al tema in Porto vecchio, i conti a livello nazionale non tornano.

Oltre alla cronica mancanza di venture capitalist, «avremmo bisogno di un numero dieci volte superiore di startup e 10 volte inferiore di incubatori», ritiene l’ad di Microsoft Italia, Carlo Purassanta. Fondamentale è allora quel modello di innovazione basato sull’integrazione delle realtà tecnologicamente più agili e innovative all’interno delle aziende tradizionali, così da accelerarne il necessario processo di trasformazione digitale. Proprio questo è stato il tema al centro di “Tilt. Impresa, economia digitale e startup. Innovazione tra passato e futuro”, il forum organizzato al Magazzino 26 da Teorema Engineering e Area Science Park. La premessa è semplice.

Per dirla con le parole di Michele Balbi - presidente di Teorema e co-ideatore di Tilt, l’incubatore nato in collaborazione con il parco scientifico e tecnologico triestino, Università e Microsoft - «non è possibile prodursi tutte le tecnologie in casa, le aziende devono trovare un digital advisor che le aiuti». Più che un meccanismo di adozione di startup da parte di realtà più grandi e già ben avviate, il meccanismo proposto è di tipo simbiotico: un apporto di competenze e tecnologie innovative allo scopo di generare un vantaggio competitivo.

Le tre startup valorizzate. Il passaggio dalla teoria alla pratica si concretizza nel caso di tre startup ( Foodchain, Emoj e Mysnowmaps) scelte tra 30 candidature, cresciute in Tilt e pronte alla collaborazione con sei aziende del nostro territorio: Fincantieri, Illy, Principe, Geoclima, Specogna e Azienda Agricola Sancin. Foodchain, per esempio, è basata sulla tecnologia blockchain (da cui discende la valuta elettronica bitcoin) e ha realizzato una piattaforma che consente di tracciare materie e prodotti alimentari lungo tutta la filiera produttiva.

«Così Microsoft aiuta le startup triestine»

La collaborazione con le aziende triestine. Le sinergie con Illy e il Gruppo Principe, che vende il Prosciutto San Daniele DOP, sono più che intuibili. Emoj offre una tecnologia capace di interpretare le emozioni facciali di un cliente interessato a un prodotto ed emettere suoni, luci o soluzioni in grado di indurlo all’acquisto. Uno strumento che potrebbe essere molto utile per i crocieristi sulle navi Fincantieri. Mysnowmaps consente una innovativa forma di monitoraggio di neve, acqua ed energia sul territorio, anche dove i rilevatori classici non ci sono. 

Innovazione al servizio della concretezza, dunque: meno contatti e più contratti. «Dopo 18 mesi le startup devono essere monetizzabili», è il mantra di Balbi, ex Microsoft (a riporto diretto di Bill Gates) e fondatore di Teorema.

Nata nel 1998, 120 dipendenti, è stata ammessa nel programma Elite di Borsa Italiana, la piattaforma di servizi dedicata alle imprese eccellenti ad alto potenziale di crescita che vanno verso l'apertura del capitale.

Svecchiamento e innovazione. In tutto il Friuli Venezia Giulia sono 700 le imprese del settore Ict, ma ben 8800 imprese manufatturiere che hanno bisogno di competenze ed energie per investire nel settore dei dati, quello indicato da Purassanta come sorgente per la creazione di valore futuro. «Quattro anni fa le aziende non parlavano con le università se non per dire “facciamo una app”. Oggi è importante assumere dei ragazzi giovani, dare loro la responsabilità di digitalizzare l’azienda e metterli nel board direttivo».

Trieste polo di attrazione. La sfida è quella di rendere Trieste «un punto di eccellenza per l’abilitazione di startup», aggiunge Stefano Casaleggi, Direttore Generale di Area Science Park. «Oggi è essenziale sperimentare iniziative che uniscano l'esperienza, la tradizione delle grandi imprese regionali, con le novità create dai giovani talenti attraverso idee valide nel campo della digitalizzazione», ha detto la presidente del Friuli Venezia Giulia, Debora Serracchiani.

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