Trieste, centodiecimila euro per “rivestire” i vigili

Goretex antivento, uniformi nuove di zecca, circa duecento paia di scarpe. I vigili urbani mettono a posto il guardaroba. Non un rinnovo radicale, ma la sostituzione di capi e calzature usurate e delle giacche messe a dura prova dalle intemperie e dallo smog.
La gara di 110 mila euro indetta dall’amministrazione comunale per la fornitura di sette lotti di divise e scarpe per il corpo di Polizia locale si è conclusa ufficialmente il primo febbraio. Il giorno dopo sono state aperte le buste e l’assegnazione provvisoria alle ditte vincitrici è già stata effettuata. All’appalto, con procedura aperta quindi esteso a tutta Italia, hanno concorso una decina di ditte specializzate, concentrate tutte nel centro e nord Italia, nessuna del territorio. Entro un mese circa, se non ci saranno ricorsi contro il risultato, si potrà procedere con gli ordini, quindi con il progressivo rinnovo delle divise, sia invernali che estive.
La gara viene espletata ogni anno, con un budget più o meno analogo, i cui aggiustamenti dipendono dalle esigenze manifestate dagli stessi operatori nelle verifiche semestrali del vestiario e dall’attenzione a dotarsi di qualche innovazione tecnologica di materiali, che permetta di affrontare meglio, con maggiore confortevolezza e protezione, l’operatività all’aria aperta.
Regolamento alla mano, che disciplina il “look” della Polizia municipale, un’apposita commissione, composta dagli stessi vigili, esprime il suo parere su capi e scarpe da ordinare. Che vengono man mano sostituiti a seconda delle richieste e mai conservati in magazzino. La commissione interviene anche una volta conclusa la gara, per verificare che i campioni forniti dalle ditte vincitrici siano conformi a quanto richiesto dal bando di gara
Tutta l’operazione richiede circa un mese. In questo caso, le aziende - alcune delle quali forniranno più tipologie di abbigliamento - provvederanno a spedire in via Genova settanta giacconi di goretex, una ventina di uniformi e duecento paia di calzature.
Nessun colpo di testa nelle uniformi, che continueranno a essere blu e bianche come quelle che siamo abituati a riconoscere nel traffico. La procedura di gara e di fornitura è standardizzata, non prevede, a meno di modifiche nel regolmento del vestiario, “trasgressioni” di capi e colori.
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