Trieste, da Italspurghi 125 container nelle province terremotate

Vinto un appalto della Protezione civile. I primi moduli andranno a Norcia il prossimo 8 dicembre e poi a Tolentino
Una struttura modulare componibile come quella che Italspurghi spedirà in Umbria e nelle Marche
Una struttura modulare componibile come quella che Italspurghi spedirà in Umbria e nelle Marche

TRIESTE Anche l’imprenditoria triestina partecipa alle operazioni pianificate per tentare di riportare un minimo di vivibilità nelle aree del Centro Italia, a più riprese colpite dalle scosse telluriche, verificatesi prima nell’estate poi nell’autunno di quest’anno.

L’autoctona Itaspurghi, in associazione temporanea d’impresa con Eps Italia, ha vinto un appalto bandito dal Dipartimento della Protezione civile per fornire moduli abitativi tipo container, nei quali le famiglie terremotate potranno temporaneamente ripararsi, in attesa che nelle zone disastrate giungano le più confortevoli strutture in legno. Un primo lotto che ha visto aggiudicatarie sei aziende: gli altri lotti riguardano gli arredamenti e le lavanderie.

In particolare, l’azienda triestina si è impegnata a fornire 125 moduli noleggiadoli a 500 mila euro ogni sei mesi, stesse condizioni per la partner Eps. Come ricorda Mattia Cergol, consigliere di amministrazione della società e figlio del “capostipite” Gianfranco, la prima tranche, composta da una decina di container, raggiungerà con urgenza Norcia in provincia di Perugia il prossimo 8 dicembre mediante trasporto stradale, per essere utilizzabile prima di Natale.

«Italspurghi anticipò la raccolta porta a porta»
da sinistra: Mattia Cergol, la sig.ra Susanna Cergol , Gianfranco Cergol e Lorenzo Cergol

Una seconda spedizione è prevista per il 28 dicembre con destinazione Tolentino, in provincia di Macerata. In un primo tempo l’intervento di Itaspurghi era stato previsto per supportare la situazione venutasi a creare in seguito al sisma estivo, adesso - spiega Cergol jr - le procedure di soccorso sono state unificate con quelle riguardanti il disastro autunnale.

Ogni Comune coinvolto valuta il fabbisogno abitativo, quindi avviene l’assegnazione dei moduli che vengono posizionati in aree definite dalla Protezione Civile e allestite dall’Esercito. Il modulo, che sarà consegnato da Italspurghi, è lungo 6 metri e largo 2,5, è componibile, può ospitare tre letti. La gara vinta da Italspurghi vale sei mesi eventualmente prorogabili.

L’azienda triestina ha festeggiato un paio d’anni fa i trent’anni di vita imprenditoriale, essendo stata fondata nel 1984 da Gianfranco Cergol. Fattura circa 10 milioni di euro, dà lavoro a un’ottantina di dipendenti cui si aggiungono alcuni addetti indiretti, opera con un’ottantina di mezzi che serve una platea di circa mille utenti tra clienti pubblici e privati.

Nel campionario delle attività proposte è preponderante quella ecologico-ambientale (spurgo, bonifica, igiene urbana), ma non esclusiva, come dimostra la stessa operazione-terremoto. con l’approvvigionamento dei moduli. Nell’estate dello scorso anno furono le squadre di Italspurghi, in collaborazione con la Midolini, a tagliare due ponti della vecchia teleferica Italcementi.

Gianfranco Cergol si è impegnato anche sul versante sportivo come sponsor del calcio e del basket. Un paio di anni fa fu al centro di un interessante caso giudiziario: venne assolto dall’accusa di non aver versato 295 mila euro dell’Iva del 2006, in quanto in quel momento Italspurghi era in difficoltà finanziaria e non era in grado di ottemperare al pagamento del tributo.

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