Trieste, Eataly si svela: debutto fissato al 17 gennaio VD-FT

Viaggio nel cantiere tra fossati pieni d’acqua e piazze panoramiche. Nei sotterranei la più grande enoteca del Fvg e un parcheggio da 50 posti
Un operaio mentre rifinisce l’area di Piazza Eataly (fotoservizio di Andrea Lasorte)
Un operaio mentre rifinisce l’area di Piazza Eataly (fotoservizio di Andrea Lasorte)

TRIESTE Adesso una data certa esiste, con buona pace degli scettici. Eataly, filiale triestina dell’impero enogastronomico di Oscar Farinetti, aprirà il prossimo martedì 17 gennaio. La scadenza è diventata ufficiale in questi giorni, con l’intera area del Magazzino Vini ritornata ad essere una sorta di alveare pieno di api operose.

Operai ovunque e piani che, uno dopo l’altro, iniziano a mostrare una fisionomia ben precisa. Legata, sì, ai dettami del brand, ma prima ancora a una location di incredibile bellezza.

Eataly Trieste apre il 17 gennaio: viaggio nel cantiere

«Sarà un’attrazione turistica a tutto tondo, una vera calamita per i visitatori», annota orgoglioso Antonio De Paolo, referente triestino dell’azienda, mentre fa lo slalom tra tubi, strutture di metallo, scaffalature e mobilio in attesa di essere sistemato.

La prima immagine che viene alla mente è quella di un grande mercato, un suq moderno dove tutte le eccellenze mangerecce del Bel Paese saranno convogliate verso spazi studiati ad arte che ospiteranno filoni di pane, salumi, formaggi, verdure, pesce e carne. Di una certa qualità, però.

Tremila metri quadrati di delikatessen, mica uno scherzo. Lo si capisce subito dalla disposizione dei banchi, che al momento si riesce appena a intravedere ma che già all’inizio dell’anno nuovo dovrebbe essere quella definitiva.

L’ingresso principale, lungo le Rive, naturale completamento della passeggiata a mare, introduce al pianoterra, con l’occhio che già corre sulla sinistra a vedere i canali esterni che saranno riempiti di acqua dolce. Manca solo il ponte levatoio, in questo moderno Castello dei sapori.

Il posto di lavoro a Eataly si conquista con una sagra
Silvano Trieste 15/09/2016 EATALY, presentazione e colloqui

Eccellente lavoro, quello commissionato dalla Fondazione CrTrieste all’architetto Casamonti, che si è anche concesso di “foderare” le colonne con delle piastrelle in vetro. Ai lati due scalinate monumentali fatte in corten portano al piano superiore, ma esistono anche le alternative degli ascensori e delle scale mobili. In un angolo si vedono le future casse del mercato e l’infobox.

Ma è entrando dalla porta che si affaccia sul salone che si ha la piena consapevolezza della grandiosità del tutto. Sulla sinistra attendono i futuri angoli del pane («Fatto in forno a legna, con lievito madre e farine bio», s’inorgoglisce De Paolo), sulla destra l’angolo che ospiterà la pescheria, con annessa gastronomia. La presenza di Livio Amato, già alla “Barcaccia” di piazza Perugino, parla più di mille parole. Sarà la sua famiglia a gestirla, nella persona della figlia Giada.

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Sul fondo del salone si vede il mare, e avvicinandosi sembra quasi di camminarci sopra! Merito dell’enorme vetrata che ha creato un unicum paesaggistico proprio in corrispondenza dell’angolo cosiddetto del pane e vino, dove si serviranno calici, aperitivi, bruschette e pizzette della vicina panetteria e cicchetteria varia. Piazza Eataly, così si chiamerà, prima ancora dell’inaugurazione è già un “must”.

Al piano superiore i banchi del mercato aspettano di essere messi in posizione. Sono semplici e avveniristici al tempo stesso. È questa l’area dove graviterà l’unico ristorante, l’Osteria dei Venti, che offrirà cucina gourmet o ruspante a non più di settanta persone, più le 30 che andranno a occupare nella bella stagione la terrazzina esterna. I vini saranno generalmente del territorio, ma di sicuro non mancheranno le alternative. «Nell’enoteca al primo piano sotterraneo - precisa De Paolo - potremo contare su 1200 etichette, che faranno di noi la più grande enoteca della regione».

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Girandosi a 360 gradi, ogni angolo ha una destinazione. Là ci sarà il Gran Bar Illy e, restando nell’ambito di quel marchio, l’isola del cioccolato Domori e la Gelateria agrimontana, più in là la pasticceria Maritani e poi una macelleria con degustazioni, un po’ alla maniera toscana. Sparsi un pò ovunque, i banchetti delle varie specialità. Ci sarà persino una piccola libreria, rigorosamente di argomento culinario.

Eataly si inserirà senza drammi sia nella viabilità della zona, offrendo anche un ulteriore valvola di sfogo con suo parcheggio sotterraneo da 50 posti al secondo livello sotterraneo. «Di sicuro - anticipa ancora De Paolo - la prima ora sarà gratuita, poi cercheremo di studiare delle tariffe adeguate». Alle sue spalle un gigantesco tubo sta trovando collocazione nel soffitto, mentre come in un gigantesco puzzle gli altri tasselli stanno andando al loro posto. È stato un sogno lungo e complicato, durato dieci anni. Ma che, alla fine, sta per realizzarsi.

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