Trieste, ferito nello “scontro” con due cinghiali

Gli animali hanno attraversato la strada in zona Università facendo cadere lo scooterista che si è fratturato un braccio
Due esemplari di cinghiale
Due esemplari di cinghiale

TRIESTE Un braccio rotto e costretto dentro un gesso per 35 giorni, una gamba dolorante, varie escoriazioni e lo scooter distrutto. Potrebbe sembrare il classico “bollettino di guerra” che segue un incidente stradale in cui il centauro ha avuto (come spesso accade) la peggio.

Una squadra specializzata per “combattere” i cinghiali in Fvg
Cinque cinghiali tra Fossalon e Due Fiumi nella foto scattata da un lettore

Invece sono le conseguenze subite da un 34enne triestino reduce da un incontro ravvicinato con due cinghiali, che lo hanno travolto mentre si trovava in sella al suo scooter.

L’incidente, secondo quanto riferito dalla madre del giovane, è avvenuto giovedì sera, attorno alle 22, in via Fleming, poco sopra la sede centrale dell’Università in piazzale Europa. Una zona semi-boschiva nella quale gli avvistamenti di cinghiali da parte dei residenti sono all’ordine del giorno.

Il giovane, M.S. le iniziali, stava rientrando a casa con lo scooter: arrivato in via Fleming, quando mancavano solo 100 metri alla sua abitazione, ha visto due cinghiali spuntare improvvisamente fuori dalla boscaglia che delimita la via. Uno dei due gli ha letteralmente tagliato la strada, mentre l’altro, più piccolo, è rimasto incastrato sotto il mezzo a due ruote.

Trieste, abbattuto cinghiale in un condominio di via San Pasquale
Il momento in cui la guardia provinciale abbatte il cinghiale (dal filmato girato da un residente e trasmesso da Tele4)

Il 34enne ha perso il controllo dello scooter ed è finito rovinosamente a terra. A prestargli i primi soccorsi, mentre i due cinghiali si davano alla fuga, sono stati un vicino di casa e la stessa mamma del 34enne che lo aspettava a casa. È stata quest’ultima a portarlo di corsa all’ospedale di Cattinara («ero sotto shock, non ho pensato di chiamare l’ambulanza» ha raccontato), dove i medici gli hanno diagnosticato la rottura del braccio sinistro, che dovrà rimanere ingessato per 35 giorni.

«Tutti noi residenti di via Fleming siamo davvero stanchi di questa situazione che va avanti ormai da anni - denuncia la donna, che ha preferito mantenere l’anonimato -: tutta la zona è piena di volpi e cinghiali ed era solo questione di tempo prima che succedesse qualcosa di grave. Mio figlio si è rotto un braccio, ma poteva andargli peggio. La sera abbiamo paura di uscire di casa, perché ci saranno almeno una ventina di esemplari che girano nei dintorni. Anche i gatti sono terrorizzati».

Trieste, ferito da un cinghiale inferocito
La moglie di Bruno Zerial, l'uomo aggredito dal cinghiale, mostra il luogo dell'aggressione (Lasorte)

La signora ha già annunciato l’intenzione di denunciare l’accaduto alla polizia ambientale della Provincia di Trieste. «Mio figlio non potrà lavorare per 35 giorni, lo scooter ha subito grossi danni: chi pagherà tutto questo?» è la domanda che rimane sospesa nell’aria.

Quello della pericolosità dei cinghiali per l’uomo è una questione che torna ciclicamente alla ribalta, a Trieste e non solo. L’ultimo, grave episodio era avvenuto lo scorso maggio a Longera, quando un pensionato, il 71enne Bruno Zerial, era stato aggredito da un grosso cinghiale nel suo cortile di casa, riportando gravi ferite. Nel tentativo di difenderlo, il suo cane era stato azzannato e ucciso dal cinghiale dopo una sanguinosa zuffa.

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