Trieste, il Comune si “libera” delle ex Officine Holt

Complesso ceduto per 1 milione a Cassa depositi e prestiti. Decisione presa dopo la terza asta andata deserta
Il complesso delle ex Officine Holt in via Gambini
Il complesso delle ex Officine Holt in via Gambini

TRIESTE Il Comune ha venduto per un milione di euro le ex Officine Holt di via Gambini alla Cassa depositi e prestiti. Il Gruppo Cdp, società per azioni del ministero dell’Economia e delle Finanze, «interviene nel settore della pubblica amministrazione - si legge nel sito web - finanziando gli investimenti, promuovendo la valorizzazione immobiliare e agendo quale principale operatore italiano di social housing».

In questa filosofia rientra il protocollo d’intesa siglato, per l’esattezza, tra Comune di Trieste e Cdp Investimenti Sgr (società di gestione del risparmio) spa per l’alienazione dell’immobile, che è stato approvato in questi giorni dalla giunta comunale. Il “caso Holt” uno dei più difficili della storia immobiliare triestina dal momento che per tre volte le aste bandite dal Comune sono andate deserte, è finalmente risolto.

Trieste, le ex officine Holt all’asta per un milione
Le officine Holt di via Gambini

«La Cassa depositi e prestiti - spiega l’assessore al Patrimonio, Andrea Dapretto - ha eseguito uno studio di fattibilità che ha verificato la possibilità di realizzare un complesso residenziale in social housing con un parcheggio. Ora punterà a vendere l’immobile, cercando acquirenti sull’intero territorio nazionale, ma chi l’acquisterà non sarà obbligato a procedere in questa direzione».

Il 15 settembre era stata dichiarata deserta l’ultima asta con prezzo base di un milione (quella non assegnata nel 2010 partiva da una cifra di un milione 697mila euro). Da ultimo c’era stato un contatto con la Comunità islamica in cerca della propria nuova sede risultando oggi troppi ristretti i locali di via Pascoli. Era stata proprio l’amministrazione comunale a indicare le Officine Holt, ma alla fine i soci del Centro culturale islamico hanno preferito lo stabile di via Maiolica 17.

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Fu nel 1839 che l’inglese Thomas Holt, nato a Manchester nel 1816, inviato a Trieste per conto di una ditta di macchinari per il Lloyd Austriaco, decise di ritornare e nel 1840 si stabilì a Trieste, per aprirvi una ditta di costruzione di macchine, dapprima in via Madonnina e poi nel nuovo rione periferico di Chiadino, in quella che si chiamerà via della Ferriera e oggi è via Gambini. La sua casa padronale si trovava all’angolo con via Conti.

La fabbrica si chiamò Fabbrica macchine e caldaie Thomas Holt, e produceva macchine a vapori e motori. Nel 1860 fece brevettare una particolare caldaia, detta generatore Holt, che funzionava con risparmio di combustibile, applicabile sia a navi che a locomotive oltre che a impianti fissi: tali caldaie vennero usate sia per la nave Admiral Tegetthoff sia per la spedizione polare austroungarica del 1872-74.

Nel 1950 il Comune ha riadattato l’edificio per proprie attività istituzionali tra cui la mensa e il ricovero per l’Ente comunale di assistenza. Il complesso edilizio si estende ai numeri 8/1, 10 e 12 di via Gambini. L’edificio è composto da corpi edilizi a due piani. Al pianoterra la superficie è di 2.170 mq., al primo piano di 1.578 e vi sono anche 170 mq di cortili.

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