Trieste, la Galleria Fabris volta pagina. Ecco il market di cibi orientali

Accanto al ristorante la sala slot lascia il posto a una rivendita di prodotti esotici tra spaghetti cinesi e spezie turche. Il 20enne Davide Lin punta su clienti giovani
Il nuovo market di prodotti orientali, aperto ma ancora in fase di allestimento
Il nuovo market di prodotti orientali, aperto ma ancora in fase di allestimento

TRIESTE Da caffè, nel 1851, a market di prodotti orientali, ora che siamo nel 2020. La Galleria Fabris apre un nuovo capitolo della sua lunga vita, da un lato mantenendo il ristorante e dall’altro dicendo addio alla sala slot, per lasciare spazio a una rivendita di prodotti alimentari esotici, con ingresso da piazza Dalmazia. Gli interni sono rimasti quelli storici, con i lampadari antichi e le colonne, in parte però chiuse dal cartongesso che divide ormai a metà il locale.

A lanciarsi nella nuova avventura è il ventenne Davide Lin, nato nel 2000 a Rimini e arrivato a Trieste in seconda media per poi intraprendere la scuola alberghiera. «Volevamo aprire già ad agosto – racconta – però abbiamo accumulato alcuni ritardi con i lavori e quindi c’è voluta un po’ di pazienza. Mancano ancora delle cose, come le scritte sulle vetrine. In questo momento stiamo completando l’allestimento delle scansie. Mi piacerebbe avere molti prodotti orientali: dalle spezie della Turchia alle tipicità cinesi». Lo spazio non è enorme, è diviso in due locali con un paio di scalini da superare. Sulle scansie ecco nomi orientali con i “noodles”, i classici spaghetti cinesi, ma anche verdure e bevande particolari. Non mancano ovviamente i biscotti della fortuna al modico prezzo di 20 centesimi a pezzo. «Qualcuno è entrato a curiosare», spiega ancora Lin: «Io pensavo di attirare soprattutto giovani eppure anche degli anziani hanno fatto un giro, decidendo di provare e comprare qualcosa. Ovviamente i ragazzi sono i principali interlocutori, essendoci anche delle scuole qua vicine (a cominciare da medie e superiori del Dante e dal conservatorio Tartini, ndr). L’orario è molto lungo: apriamo alle 7.30 per chiudere alle 21». I “vicini di casa” sono gli zii di Davide Lin, che avevano diviso la Galleria Fabris tra un ristorante e una sala slot, venduta per un breve periodo a una terza persona per la quale però gli affari non sono decollati: gli spazi sono tornati così alla famiglia Lin, che ha voluto affidare a Davide la nuova sfida.

Dello storico locale, nato appunto nel 1851, rimane anche l’insegna sulla quale c’è il vincolo storico paesaggistico. Quando era nato, il locale di piazza Dalmazia, si affacciava nella piazza della Caserma. Nel 1967 la famiglia Benedetti aveva creato negli ampi spazi da oltre 300 metri quadrati un ristorante da 175 coperti con piatti tipici mitteleuropei e un angolo pizzeria.

Nel 2011 il passaggio agli imprenditori cinesi, proprietari di altri locali in città e a Milano. Nel 2013 la prima mezza rivoluzione, con una parte modificata per diventare sala slot con ingresso in via Martiri della Libertà. Dopo alcuni cambi di nome il lato ristorante oggi è il Kaori Asian Contemporary, un locale “all you can eat” con piatti tipici dell’oriente: dal sushi al riso alla cantonese.—


 

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