Trieste, morì a 2 anni, medici del Burlo scagionati

TRIESTE Il piccolo cuore di Aurora smise di battere per cause non imputabili all’operato dei dottori del Burlo che l’avevano visitata nei due giorni precedenti, rimandandola a casa, in entrambe le occasioni, dopo averle diagnosticato una faringite. La perizia firmata da Carlo Moreschi e Maurizio Rocco - i medici legali incaricati dal sostituto procuratore della Repubblica Matteo Tripani di eseguire, oltre all’autopsia, i dovuti esami istologici per cercare di dare un perché tecnico-scientifico alla morte di una bambina di neanche due anni - avvicina dunque Elena Neri e Claudio Germani, i pediatri del Pronto soccorso del Burlo che si occuparono di quelle due visite, all’archiviazione delle loro posizioni di indagati per omicidio colposo.
Per i consulenti del pubblico ministero - che sulla base della loro perizia avrebbe appunto già inoltrato un’istanza di archiviazione al giudice per le indagini preliminari Giorgio Nicoli, cui spetta per legge la decisione ultima se chiudere il fascicolo o rinviare comunque a giudizio i due indagati - il decesso della bimba fu la conseguenza di un problema al cuore culminato in un arresto cardiaco «non prevedibile», di fatto slegato dall’infezione, una faringite con febbre, effettivamente diagnosticata nelle due visite prima del tragico epilogo. Evento «non prevedibile» dunque, punto. E nessun presunto tappo di muco alle vie respiratorie, come invece s’era messo tra le possibilità in prima battuta.
Per quanto è dato sapere al momento, resta il condizionale - il potrebbe essere che - sulle indiscrezioni emerse inizialmente riguardo all’ipotesi che la morte fosse stata determinata da una patologia pregressa, eventualmente non individuata in occasioni ancor precedenti alle visite finite sotto inchiesta. Il che potrebbe, in una fase successiva, portare forse - forse, perché non si può neanche escludere si sia trattato di un caso impossibile da prevenire - a nuove indagini.
Per intanto, i risultati della perizia della Procura sono ora all’attenzione anche dei legali e dei consulenti tanto dei due pediatri del Burlo quanto della mamma di Aurora e del suo papà. Il quale lo scorso dicembre - nei giorni successivi alla scomparsa della loro piccola avvenuta il 25 novembre - in una toccante intervista al Piccolo chiese solo di poter conoscere la verità e non d’avere un colpevole a tutti i costi. I genitori sono assistiti dall’avvocato Maria Genovese, che ha indicato come proprio consulente di parte il medico legale Carlo Belleli. Neri e Germani sono invece rappresentati rispettivamente dagli avvocati Riccardo Seibold e Guido Fabbretti. I quali, a loro volta, hanno nominato come propri periti i medici legali Raffaele Barisani e Rossana Bussani e Giovanni Del Ben.
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