Trieste, nasce il mega-terminal per la Turchia

TRIESTE Via libera del Comitato portuale (in quella che dovrebbe essere stata la sua ultima seduta) al maxiterminal per traghetti ro-ro della Samer tra Riva Traiana e il Molo Quinto, il principale capolinea dell’autostrada del mare tra Trieste e la Turchia. Con un investimento di 12 milioni di euro e sottraendo spazi al Terminal frutta, anch’esso di proprietà della Samer, il nuovo terminal, che punterà molto sull’intermodalità nave-treno, arriverà a occupare una superficie complessiva di oltre 174mila metri quadrati, decongestionando in parte alcuni spazi oggi intasati. In virtù del piano di investimenti il Comitato ha approvato il rilascio di una nuova concessione di 25 anni. Il canone annuale da corrispondere è stato stimato in 1.533.942 euro.
La società concessionaria, Samer seaports&terminals, dal 2013 è controllata, con il 60% delle quote, dalla Un ro-ro di Istanbul, una delle principali compagnie armatoriali di navi ro-ro. Il restante 40% è ancora in mano alla Samer&co. shipping spa, la storica agenzia marittima triestina. Con un’accorta operazione combinata la stessa società ha recentemente acquisito anche il controllo totale del contiguo Terminal frutta acquisendo le quote dal Gruppo Gavio.
Così ora lo scambio di aree avviene con un’operazione tutta fatta in casa. La stessa delibera riporta come lo scorso aprile il Terminal frutta ha comunicato la rinuncia ai capannoni 50, 51 e 53 e ad aree di banchina per una superificie complessiva di 71.293 metri quadrati, mantenendo soltanto il capannone 55 e 11.869 metri quadrati di banchina.
Si rileva inoltre che a corredo della richiesta di concessione pluriennale, il progetto di Samer seaports&terminals prevede tra l’altro la demolizione del capannone 50 (che si trova in mezzo al Molo Quinto, ndr.), la ripavimentazione dell’intera area del Molo Quinto (costo stimato in 3,3 milioni) e il potenziamento ferroviario dello stesso per una spesa di 1,3 milioni che avverrà con la sistemazione dei fasci di binari sulla Riva Nord (con realizzazione di una nuova via di corsa della lunghezza di 338 metri), e dei loro collegamenti al parco ferroviario portuale, il che permetterà la formazione di rimorchi ferroviari cargo per il trasporto di container o trailer. È previsto anche il posizionamento di una gru transtainer di banchina del valore di 3,2 milioni.
Gli investimenti, compresi quelli necessari all’acquisizione da Argofinanziaria (cassaforte del Gruppo Gavio) del 100% delle quote di Terminal frutta Trieste, superano i 12 milioni di euro «e consentiranno alla società - si legge nella delibera - di dare ulteriore sviluppo all’autostrada del mare Trieste-Turchia nonché al settore dell’ortofrutta, approfondendo l’azione commerciale in modo più incisivo, soprattutto nel medio Oriente».
«Nel giro di pochi mesi - ha dichiarato recentemente Enrico Samer - contiamo di effettuare i lavori per cui dalla seconda metà del 2017 il traffico ferroviario registrerà un notevole incremento: contiamo di avere allora due treni al giorni cosiddetti Isu, cioé aperti a ogni cliente, per Salisburgo, uno al giorno per Milano, quattro treni della Samskip alla volta di Duisburg in Germania e uno della Mars per Bettembourg in Lussemburgo». Dall’interporto di Fernetti continueranno invece a partire alla volta dell’Austria i cosiddetti ro-la, i treni in cui i Tir completi salgono sui pianali e gli autisti si sistemano in una carrozza viaggiatori.
Al terminal Samer di Molo Quinto-Riva Traiana arriva solo il filone principale dell’autostrada del mare Trieste-Turchia, la più affollata del Mediterraneo per quanto riguarda i traghetti ro-ro, mentre altri due filoni terminano alla Emt del Gruppo Parisi sul Molo Sesto e alla Timt alla radice del Molo Settimo. Sono 17 i traghetti settimanali che raggiungono Istanbul, Cesme e Mersin mentre sono 200mila i camion che vengono trasportati nel corso di un anno.
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