Trieste, più di cinquantamila auto nella “pancia” di San Giusto VIDEO e FOTO

trieste Dal giorno dell’apertura a oggi sono state più di 50mila le autovetture transitate all’interno del parcheggio. Una media di oltre 300 ingressi giornalieri, comprensivi della sosta a rotazione, degli abbonamenti, oltre che dei box e posti macchina privati. Il Park San Giusto, il maxi parcheggio che sorge nel cuore della città, attraverso uno scavo realizzato nella pancia del colle, stila un primo bilancio a cinque mesi e mezzo dall’inaugurazione di un’opera ingegneristica unica nel suo genere.
Le sbarre esterne si sono alzate per la prima volta l’8 ottobre. Quasi a voler dare un tocco di internazionalità all’evento la prima vettura ad imboccare il tunnel proveniva dalla vicina Croazia. Un dato non casuale: a oggi il 40% degli utenti del Park arriva da fuori Trieste (dalla regione, ma anche dall’estero, con in testa i Paesi d’oltreconfine). Nelle giornate festive e in occasione di eventi particolari, come la Barcolana o le festività natalizie, è stata registrata un’occupazione quasi totale della sosta a rotazione (312 gli stalli a disposizione).
La percentuale di occupazione, calcolata invece sulle 24 ore, 7 giorni su 7, si assesta complessivamente sul 18%: dato che sale quasi al 50% se si considera la fascia giornaliera diurna, quella cioè che va dalle 8 alle 20. Numeri da leggere in modo positivo, se si pensa che il piano economico finanziario del progetto prevede il raggiungimento del 22% di occupazione dopo i primi due anni di apertura.
«Ci riteniamo soddisfatti di questo primo bilancio - afferma Franco Sergas, presidente di Park San Giusto - anche perché va considerato che l’indice di occupazione è stato penalizzato all’inizio da tutta una serie di fattori. Si va dalla presenza di una serie di scavi in via del Teatro Romano fino alla mancanza della segnaletica verticale con le indicazioni di accesso al parcheggio che sarà posizionata a breve. Né vanno dimenticati gli stalli a uso gratuito a poca distanza nell’area di largo Granatieri. Ci aspettiamo dunque che i numeri crescano progressivamente a iniziare dalle prossime festività pasquali».
Un intervento imponente, per un investimento di 42 milioni di euro, che è stato completato dopo quattro anni di lavori, durante i quali non sono mancati imprevisti e contrattempi superati in corso d’opera. La fase di progettazione e costruzione del maxitunnel sviluppato su cinque livelli, ha visto il coinvolgimento di un’Ati (Associazione temporanea di imprese) con capofila la Riccesi Spa attraverso una operazione di project financing, (partenariato tra pubblico e privato). Adesso un ulteriore passaggio, con la Park San Giusto che ha affidato il supporto operativo temporaneo, attraverso un contratto di servizi, alla Interparking Italia Srl, società specializzata nel settore, che fa parte di un gruppo multinazionale con casa madre in Belgio, operante in molti Paesi europei. I soci della Park San Giusto hanno già formalizzato un contratto preliminare che prevede l’ingresso del gestore all’interno della società, in attesa di spedire i documenti al Comune per le verifiche di rito.
Conclusi tutti gli interventi all’interno del tunnel, rimane da completare ancora la zona di accesso al parcheggio. Prevista una riqualificazione complessiva dell’area esterna, con la sistemazione di una serie di aiuole fiorite ed il posizionamento di panchine. Parte verde che si alternerà alla pavimentazione già esistente realizzata con la tecnica del calcestruzzo stampato a effetto pietra. Contestualmente sarà realizzata una ristrutturazione parziale della parte bassa delle murature perimetrali. Un progetto che ha subito dei rallentamenti e che è stato ridisegnato per poter rispondere appieno alle indicazioni giunte dalla Soprintendenza, con la quale è stato intrapreso un percorso condiviso.
Entro la metà di aprile sarà sistemata anche la cartellonistica con le indicazioni di sicurezza e di accesso al parcheggio. «Un’opera complessa, particolare, innovativa, che è costata tempo e fatica - conclude Sergas -. Ma si tratta di un intervento in grado di rivoluzionare completamente l’accessibilità a tutta l’area del centro cittadino».
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