Trieste, raccolta fondi per i commercianti multati

Mossa di Forza Italia dopo la raffica di sanzioni al Mercato coperto. Cosolini: «Vicenda spiacevole ma i vigili fanno il loro lavoro»
Uno dei venditori multati (Lasorte)
Uno dei venditori multati (Lasorte)

TRIESTE Raccolta fondi in soccorso dei commercianti del Mercato coperto stangati dal Comune. Nel giorno delle polemiche è il capogruppo Pdl Lorenzo Giorgi a farsi avanti con un’iniziativa allargata a tutta la cittadinanza. Mille euro, a tanto ammonta ognuna delle multe comminate lunedì dalla Polizia locale a undici venditori che non rispettavano con esattezza gli spazi concessi. Violazioni minime, come si evince dai verbali: cassette di frutta e verdura o abbigliamento qualche metro oltre i box. Ma gli agenti sono stati inflessibili e hanno sanzionato a colpi di mille euro a testa. «Uno scandalo – accusa Giorgi – il Comune ha dato 1.500 euro di multa alla Ferriera per i rumori e 1.000 a siora Maria che aveva le zucchine non in ordine. Perché non si interviene con la stessa severità con i vu’cumprà, con i parcheggiatori abusivi e con chi fa accattonaggio? Di fronte a questo plateale errore si deve riparare – rileva – per questo ho pensato di avviare una raccolta di denaro. Io metto a disposizione il mio gettone di presenza da consigliere».

Il sindaco Roberto Cosolini avrebbe fatto volentieri a meno di una “rogna” del genere, tanto più in campagna elettorale. Dice: «Conoscendo la fatica dei commercianti, non può che dispiacere. Però una cosa è il dispiacere, un’altra è l’aspetto amministrativo. La Polizia locale quando procede non può che rilevare eventuali infrazioni, anche nel caso di irregolarità limitate. Non esiste un metro di discrezionalità. Va detto – puntualizza – che al Mercato i commercianti erano stati avvisati che prima o poi sarebbero avvenuti i controlli, anche perché a richiederli sono stati proprio alcuni operatori.

Trieste, verdure “fuori posto”: multe da mille euro al Mercato
Nove commercianti esibiscono i salatissimi verbali della Polizia commerciale del Comune di Trieste

Comunque chiedere le dimissioni dell’assessore e del comandante è una strumentalizzazione le sanzioni non sono soggette a indirizzo politico. Emerge infine un dato: la sanzione è prevista da un regolamento dell’82 che colpisce allo stesso modo irregolarità gravi e quelle lievi. Quindi i consiglieri comunali, anziché scatenarsi in polemiche, migliorino il regolamento. In ogni caso - conclude - auspico che gli agenti invitino le persone a regolarizzarsi prima di multare, anche se so che non sempre è possibile».

Il Pd, che nasconde a fatica l’imbarazzo, farà la sua parte. «La cifra è spropositata – ammette il presidente della Commissione commercio Manuel Zerjul – sono d’accordo di discutere della questione in sinergia con la Commissione Trasparenza di Paolo Rovis per rivedere il documento». Il capogruppo Marco Toncelli è solidale con i commercianti: «Non possiamo che essere vicini a chiunque sia costretto a pagare tanti soldi, ma va detto che i vigili fanno il loro lavoro e che non vanno strumentalizzati».

Nella maggioranza non si registrano interventi in difesa della giunta. Tutt’altro. Iztok Furlanic (Federazione della Sinistra) è critico: «Mille euro stravolgono i conti di una famiglia. Dov’è il buon senso?». Marino Sossi di Sel concorda: «Se mettiamo a confronto i 1.500 euro di multa per i rumori della Ferriera comminati ad Arvedi, che ha un impero industriale, e i 1.000 ai piccoli commercianti, la sproporzione è abnorme», rimarca. Dal centrodestra parte una ridda di attacchi.

Pierpaolo Roberti della Lega: «Cosolini fa rilasciare l'Aia alla Ferriera, fa un buffetto ad Arvedi con una sanzione di importo ridicolo per inquinamento acustico e poi al Mercato manda in disgrazia i piccoli commercianti per una cassetta di mele fuori dagli spazi». Anche Everest Bertoli di Fi è su tutte le furie: «La giunta flagella chi lavora». Paolo Rovis di Trieste Popolare scuote il capo: «Si doveva trovare una soluzione con i commercianti, non bastonarli». Solidarietà da Salvatore Porro capogruppo di FdI in Settima Circoscrizione. Infine, ancora dalla Circoscrizione, è Roberto Dubs di Fi a liquidare l’operazione del Comune con una battuta: «Il blitz delle truppe speciali al Mercato coperto, noto covo di criminali che detengono armi chimiche come la radice del Kren e i capuzi garbi, certifica che Cosolini è alla frutta, anzi alla verdura».

©RIPRODUZIONE RISERVATA

Riproduzione riservata © Il Piccolo