Trieste, ruba cibo per 7 euro in attesa della pensione

Apparentemente la storia è quella di un semplice taccheggio, un furto di quelli che sempre più spesso accadono nei supermercati, in realtà è una vicenda di ordinaria povertà. È accaduto l’altra sera al Despar di via San Francesco.
Ma questa volta una pensionata di 65 anni, residente in città, dopo aver rubato tre fusi di pollo e un pezzo di parmigiano per il valore complessivo di 7 euro e 50 centesimi e dopo essere stata scoperta alla cassa, ha chiesto invano - alla presenza della polizia - di poter pagare quei soldi del pollo e del formaggio dopo il 15 perché non aveva ancora ricevuto l’accredito della pensione.
Il responsabile del supermercato contattato al telefono dalla cassiera di fronte agli agenti, ha replicato riferendole che doveva sporgere denuncia. Così la pensionata per aver rubato tre pezzi di pollo e uno spicchio di parmigiano si trova ora indagata con l’accusa di furto aggravato. Aggravato dal fatto che aveva tolto il cellophane dal formaggio, esercitando, secondo il codice violenza sulle cose. In pratica la denuncia, d’ufficio, è stata trasmessa direttamente alla procura della Repubblica. Racconta la donna: «La mia pensione non arriva a 350 euro. Ho tante difficoltà, ma alla cassiera ho detto che avrei pagato non appena ricevuti i soldi». Aggiunge: «È la prima volta che mi capita una cosa del genere. Mi dispiace. Ma avevo bisogno di quel cibo».
Secca la risposta del responsabile del supermercato. «Non ho nulla da dire. Se faccio delle cose è perché qualcuno mi dice di agire così. Sono le nostre regole». L’episodio, come detto, si è verificato l’altra sera quando la pattuglia della Squadra volante è stata inviata dalla sala operativa in via San Francesco. A chiamare la polizia era stata la cassiera che poco prima aveva notato una donna mentre nascondeva sotto il giubbotto alcuni prodotti. All’arrivo della polizia la donna è stata identificata. Poi ha riferito di aver pagato quello che poteva e di aver preso altri generi alimentari nascondendoli sotto il giubbino in quanto non aveva ancora ricevuto la pensione. E davanti ai poliziotti poi si è offerta subito di pagare i 7 euro e 50 centesimi non appena ricevuta la pensione. Però la proposta non è stata accolta dal responsabile il quale ha invitato i poliziotti a procedere. Insomma: furto aggravato. Pena teorica: da uno a sei anni.
Dalla direzione Nord Est della Despar gettano acqua sul fuoco. «Non è stata firmata nessuna denuncia. Non lo faremo neanche considerata l’entità modesta. Sono solo state chiamate le forze dell’ordine». E poi aggiungono: «In quel supermercato c’è la più alta percentuale di furti...».
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