Trieste si scopre glamour e diventa un set di moda

TRIESTE. Glamour selvaggio nell’ex Pescheria. Capitan cappotto sulle Rive e al porto. Nuovi stili, incroci di geometrie da gran sera, all’hotel Savoia Excelsior. La moda, alla ricerca di ambientazioni meno scontate e prevedibili, scopre quell’inesplorato set a cielo aperto che è Trieste. Tutto è iniziato tra carrozze e rotaie di Campo Marzio, museo dei trasporti in disarmo, dove il settimanale “Diva e Donna”, nell’edizione dello scorso 25 settembre, ha fotografato una sofisticata viaggiatrice mitteleuropea, avvolta in mantelle e cappotti bordati di pelliccia, con cappelliere e bauli al seguito.
Sembrava solo una stazione di partenza, al più di transito, come Trieste è spesso abituata a essere. Invece, la protagonista del servizio è tornata e ora passeggia in stiletto e gonne animalier nel Salone degli Incanti, ritratta, piuttosto pensierosa, accanto ai quadri e ai ponteggi di una mostra in allestimento. Poi, smessi zibellino e visone, eccola trasformata in aspirante marinaio, in equilibrio su una bitta del Molo Audace o appoggiata a un rimorchiatore in giacca e dolcevita a righe. La sera porta con sè il gioco della seduzione e la signora, in un turbillon di spacchi, pizzi e scarpe gioiello, si lascia ammirare sui divani rossi e blu pavone nel giardino d’inverno del suo albergo.
A “Diva e donna” Trieste è piaciuta e, col pretesto di presentare la moda di stagione, ci ha costruito intorno una storia a puntate, con un’ideale protagonista che, arrivata a Campo Marzio, si lascia catturare dalla passeggiata sul mare, poi fa tappa nella vecchia Pescheria. Infine, nella sala più avvolgente del rinnovato Savoia, col soffitto vetrato da cui si guarda l’arrampicarsi dei piani fino al cielo, aspetta di avventurarsi nella notte come una farfalla o una sirena.
Tre bei servizi, con le immagini di Andrea Varani e i testi di Daniela Cattaneo, che hanno trovato spazio in due numeri della rivista di Cairo Editore. Trieste modaiola? Una sorpresa. Anche per il lettore autoctono, che scopre inediti scorci fashionisti dove, di solito, vede solo i cavalieri immobili del porto, il molo spazzato dalla bora nella trita immagine del tg, gli Incanti ancora in cerca di autore, la hall perfetta e un po’ ingessata del monumentale albergo sulle Rive.
Regista dell’operazione promozionale è TurismoFvg che, mettendo in cordata Comune, Capitaneria di porto, Autorità portuale, direzione del palace Savoia Excelsior, ovvero i padroni di casa dei vari set fotografici, ha favorito la confezione di una serie di biglietti da visita a grande diffusione. «Trieste - raccontano a TurismoFvg – era conosciuta un po’ per sentito dire. Abbiamo mandato le foto alla rivista e sono piaciute. Da Campo Marzio, poi, sono rimasti incantati. La caporedattrice moda Daniela Cattaneo cercava una stazione qualunque: l’abbiamo convinta a visitarla e ha scoperto un’autentica chicca».
Dalle collezioni al weekend ideale, tra architettura e musei che la spending review comunale mette a rischio. Questa volta il percorso lo disegna il mensile francese Marie Claire Maison nell’edizione dello scorso novembre. Per una fuga a Nordest, la rivista propone un itinerario meno scontato, che include un inedito palazzo Morpurgo, liberato dalle rughe e luminosissimo grazie a una passata al photoshop, il Mercato Coperto, il liberty dell’Ambasciatori e di Casa Bartoli, gli aristocratici magazzini del porto. Lo shopping d’altri tempi fa tappa alla drogheria Toso, quello del design da “Studio cinque e altro”, negozio “di ringhiera” dove stoffe e bottoni un po’ polverosi si riconvertono in gioielli e pezzi d’arredo contemporaneo. Proprio come succede a Trieste, quando diventa di moda.
Riproduzione riservata © Il Piccolo