Trieste Spring Run punta a raddoppiare: la corsa verso quota i 5 mila iscritti
Magliette in vendita: il ricavato all’ospedale infantile Burlo. Sul percorso di gara auto di supporto solo elettriche, forze dell’ordine in bici e zero plastica

TRIESTE Raggiungere l’obiettivo dei 5 mila iscritti, distinguersi nella solidarietà raccogliendo fondi da destinare al Burlo e farlo nella pura e totale ecosostenibilità. In vista della terza edizione che si svolgerà il 7 maggio è triplice il traguardo della Trieste Spring Run, l’evento principe del running organizzato dall’Apd Miramar in collaborazione con l’Asd Atletica Trieste con la coorganizzazione del Comune e il patrocinio della Regione.
La prima grande sfida per il board organizzativo della kermesse è relativa al numero dei partecipanti, in quella che sarà la prima edizione post-covid. L’edizione 2021, quando ci fu solo la gara competitiva, aveva visto la presenza di 1500 iscritti mentre lo scorso anno – nonostante i tempi ristretti per l’iscrizione – tra maratona competitiva e “family” i runner presenti in totale furono circa 3.000.
Una cifra che gli organizzatori, complice la fine delle restrizioni pandemiche e il maggior tempo a disposizione per le iscrizioni, puntano a doppiare. A confermarlo è il deus ex machina della manifestazione, il presidente dell’Apd Miramar Giampaolo Petrini: «L’obiettivo complessivo è arrivare a 5-6 mila iscritti complessivi tra tutte le manifestazioni, nell’ambito di un percorso graduale che nel medio termine riporti questo evento a essere il secondo per importanza dopo la Barcolana».
Obiettivo che passa anche dall’itinerario della gara competitiva da 21 km. «La partenza torna al Castello di Duino, e la gara proseguirà poi attraversando Costiera, Castello di Miramare, lungomare di Barcola fino all’arrivo in Piazza Unità – prosegue Petrini, prima di presentare una novità assoluta –. Ci sarà anche una corsa parallela, che partirà poco prima, con 200 partecipanti che gareggeranno sui roller».
Se da un lato il percorso della gara rappresenta un ritorno alla tradizione, dall’altro gli organizzatori hanno lo sguardo rivolto al futuro per quanto riguarda l’impatto sociale e ambientale di una così partecipata manifestazione. In occasione della gara e nei giorni immediatamente precedenti, presso gli stand ufficiali della kermesse verranno vendute – alla simbolica cifra di 5 euro – le magliette delle due scorse edizioni, con il ricavato che verrà devoluto in beneficenza al Burlo per un progetto portato avanti dal nosocomio nella lotta contro i tumori in età pediatrica.
Quanto al peso sull’ambiente della gara, il comitato organizzatore ha fatto una scelta ben precisa seguendo il mantra del “plastica zero”. Non un’ecosostenibilità d’antan, ma una vera e propria missione che Omar Fanciullo dell’Asd Trieste Atletica illustra così: «La plastica sarà completamente abolita in tutto ciò che riguarda la gara. Le magliette verranno consegnate senza la classica bustina, non ci sarà materiale stampato e l’acqua nei punti di ristoro verrà fornita in bicchieri compostabili. Infine le autovetture a supporto della gara saranno elettriche e le forze dell’ordine lungo il percorso utilizzeranno la bicicletta».
Riproduzione riservata © Il Piccolo